lunedì 10 agosto 2009
Sogno d'Estate
Ho appoggiato il piede sul gradino metallico mentre la scala mobile mi tirava su, verso il secondo piano del centro commerciale, lo sguardo basso scrutava le mie scarpe, i gradini che disegnavano linee parallele sul pavimento.
Lo sguardo avanza, segue le linee rette che si incrociano sul gradino davanti e poi piu in là....
Fino ad incrociare una scarpa nera, un tacco non molto alto sul quale è appoggiata una caviglia accarezzata da un leggero velo grigio. Lo sguardo sale, percorre la caviglia perfetta, ne scorgo le sfumature di grigio che modellano il polpaccio, le leggere piegoline nell'incavo dietro al ginocchio e poi più in su... scorgo l'interno della coscia, meravigliosa, velata di grigio e l'ombra della gonna leggera che ne scurisce la vista.
Si intravede la zona più scura della calza attorno alla coscia... è un collant, morbido, velato, meraviglioso. Vorrei che il mondo attorno sparisse, vorrei poter appoggiare le mie mani su quelle gambe perfette, velate, lisce.... vorrei salire con le dita, sentire la consistenza del velo, abbracciare i fianchi. Vorrei sentire il profumo, appoggiare il mio viso tra quelle gambe, salire, assaporare il profumo di nylon e di desiderio racchiuso tra quelle gambe. Vorrei assaggiare quel velo, accarezzarti con la lingua, risalire piano piano lungo le gambe, affondare le labbra tra le cosce, infilarmi con la bocca tra il tondo del sedere. Li, dove il velo del collant si tende e rimane sospeso tra le due natiche, affondare il viso, mentre le mani ti accarezzano il pube, si infilano sotto l'elastico, giocano con le tue labbra intrise di umori. Vorrei stringerti a me, il viso appoggiato a te, mentre il mio sesso risale tra le tue gambe, si strofina tra il velo della calza, stretto tra le tue gambe fremente di desiderio. Salirei fino alle tue dolci labbra, da dietro ti abbasserei delicatamente le calze per accarezzare il tuo sesso ormai tumido di piacere con la mia voglia di te. Entrerei piano piano dentro di te, mentre con le mani ti accarezzerei le cosce, ti stringerei verso me. E tu in silenzio con il respiro affannato, appoggiata al bordo della scala, le gambe leggermente dischiuse per accogliermi dolcemente dentro te. Sentirei il calore del tuo sesso attorno a me, il mio seme risalire ed esplodere dentro te, sentirei i tuoi rantoli di piacere mentre le mie mani percorrono il tuo corpo, la tua pelle.
Ma siamo arrivati, un piccolo passetto con le tue gambe eleganti e ti allontani bellissima. Io rimango li, fermo a guardarti mentre te ne vai con la gonna che danza su quelle meravigliose gambe velate da un paio di collant grigio chiaro. Sei bellissima, piccolo sogno d'estate.
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