venerdì 27 marzo 2009

Lettere ad un'amica conosciuta in rete. P.te 3°:



che bello rileggerti!!!!!!
devo dire che ultimamente controllo la posta moooolto più spesso
non devi scusarti per "il silenzio".... intanto avrai una vita privata, quindi è normale che ti dedichi alle mail quando hai tempo...... e poi.... rende l'attesa più eccitante è come quando compri un bellissimo paio di collant, e non vedi l'ora di arrivare a casa per aprire quella magica bustina, allora cammini per strada con il pensiero fisso all'oggetto nascosto in borsa Io devo fare molta attenzione perchè l'eccitazione alle volte rischia di essere più "visibile"...... Purtroppo non posso indossare spesso con i collant, ne approfitto quando sono in giro per lavoro...(non molto per la verità) e allora mi ritaglio un piccolo spazio per me.... è vero come dici tu, non ci vuole molto per farci felici e meno male...... è una passione forte, intensa.
Chiudo gli occhi, passo le mani all'interno delle gambe avvolte dal nylon e..... incomincio a pensare........ mi immagino un piedino delicato davanti al mio viso, lo accarezzo piano, lo avvolgo con le due mani... per sentire il contatto con il nylon......... poi avvicino piano piano il viso, incomincio a baciare le dita lentamente, mooooolto lentamente............... e poi salgo,... la caviglia.......... e su, lungo la gamba, sento la calza accarezzare dolcemente le labbra, la lingua che sfiora appena il nylon.........le ginocchia un po' piegate ..... e mi fermo un attimo li,... dietro al ginocchio a stuzzicare con la lingua la piega dietro al ginocchio....................................lento, lentissimo, intanto sento il profumo intenso del nylon, della pelle morbida e profumata, sento le gambe tese, l'attesa della risalita si fà piu forte, le gambe tremano un po'..........e allora salgo, disegno una riga sottile con la lingua, all'interno della coscia.................. lento, molto lento, sento i muscoli sempre più tesi, le mani sono ormai dietro la schiena si abbassano, gioco con le dita con l'elastico morbido, mentre il viso sale......lento....e finalmente ci sono quasi..... la mia lingua sfiora l'interno della coscia, risale, disegna un cerchio sulla pancia morbida, si ferma sul nylon sospeso sull'ombelico.......................... e poi scendo, con una linea retta giù..........appoggio il naso, delicatamente, e scendo,.........due mani tra i miei capelli spingono, spingono sempre più forte,....e il mio viso affonda,.......si ferma.... inspiro profondamente, il mio respiro si fonde con il profumo intenso della pelle, del collant, le mani mi tengono fermo, forti ma dolci all stesso tempo.... e io rimango li,... con il viso immobile.........con il respiro sempre più profondo,........
non svegliatemi, non fate nulla ...........lasciatemi quì......................
buona giornata,........... auguro anche a te mille sogni come questo.......
(veri però......)

martedì 24 marzo 2009

Firenze, Santa Maria Novella





Sono riuscito a salire per un pelo sull'Intercity delle 19,30 per Milano, qualche secondo più tardi e sarei rimasto a Firenze ancora una notte. Il treno partiva e io ero ancora in corridoio trafelato a cercare il mio posto. Lo scompartimento di prima classe era praticamente vuoto e con piacere ho trovato il mio posto libero e senza altri passeggeri vicino. Sarà sicuramente un viaggio comodo ho pensato, incominciando a tirare fuori dalla borsa il mio Mac, sul quale avevo scaricato un paio di film in attesa di poterli vedere in occasioni come queste. Stiracchiate le gambe sotto il tavolino, e infilate le cuffie, mi apprestavo a godermi in santa pace il film quando con un rumore leggero di passi e valigie trascinate si presenta al mio fianco una ragazza, si ferma, sistema in alto la valigia e si viene a sedere proprio di fronte a me, facendomi spostare le gambe che ormai erano già distese ad occupare anche lo spazio sotto il sedile di fronte.
Ma porcaputtana, con tutto lo spazio libero proprio quì si doveva mettere la stronza!... Ero infastidito dalla tipa che aveva deciso di rovinarmi il viaggio costringendomi a rialzarmi dalla posizione che avevo assunto. Ero talmente incazzato che mi sono rifiutato di guardarla, e mi sono immerso nella visione del film senza alzare il naso dal monitor. La tipa mi sembrava abbastanza invadente, mi aveva urtato più volte con le scarpe sotto al tavolino e anche adesso che eravamo in viaggio già da un po' continuava a muoverle costringendomi a spostarmi continuamente. In un attimo di pausa del film ho abbassato gli occhi per vedere meglio l'origine di tanto fastidio. Erano un paio di graziosi piedini ricoperti da calze velate racchiusi dentro delle eleganti decoltè nere. Non so se l'ha fatto apposta, ma mentre ammiravo di nascosto le sue estremità velate, con un piede mi urta nuovamente la gamba, mentre con l'altro, con malizia degna di un'esperta, lo sfila dalla scarpa e muove delicatamente le dita dei piedi. A questo punto mi concentro sui suoi piedi, credendo di essere nascosto dal mio portatile li osservo meglio, dal velo scuro e leggero delle sue calze appaiono delle unghie chiare, curate e delle dita piccole ed affusolate, incurante di chi mi sta di fronte ammiro con attenzione le dita dei piedi che dolcemente danzano racchiuse da quel magico velo. E incomincio a volare con la fantasia, immagino di baciarli dolcemente, di giocare con la lingua passandola tra le dita velate, immagino di accarezzare quei piedi magicamente comparsi sotto un tavolino dell'intercity per Milano. Adesso si sfila anche l'altra scarpa e i due piedi velati si accarezzano in una danza sensuale. Continuo a guardarle i piedi ed il mio sesso incomincia a farsi sentire da dentro i pantaloni, cercando di non farmi vedere cerco di sistemarlo un po' e noto che è già bello duro..... Nel muovere i suoi dolci piedi velati, ogni tanto mi sfiora, ma credo sia un fatto del tutto involontario, con lo sguardo arrivo fino ale ginocchia, dove il collant teso diventa di un nero più chiaro. Ormai eccitato alzo lo sguardo per continuare a vedere il film ma dal bordo del monitor sbucano due occhi chiari e sopratutto sorridenti...mi fissa, io imbarazzato, penso che abbia visto il mio tentativo di spiarla. Ma continua a sorridermi, e io li, tra l'inebetito e l'incazzato che continuo a guardarla...Adesso sento il suo piede che urta nuovamente contro la mia gamba, e sale su..... non può essere un caso.... ci stà provando veramente... e i suoi occhi li, fissi con il loro sorriso piantato nel mio: Il mio imbarazzo aumenta, sento il suo piede che sale , lentamente, poi scende un po' per poi risalire, la vedo di fronte che si abbassa sulla poltroncina, per meglio percorrere la mia gamba con quel suo piede velato, si abbassa ancora un po' mentre i suoi piedi hanno raggiunto delicatamente il mio sesso ancora prigioniero nei pantaloni. Le mie mani appoggiate sul sedile non sanno cosa fare, mentre i suoi piedi delicatamente mi massaggiano il cazzo. Mi guardo intorno, non c'è nessuno, sono imbarazzato ed eccitato da tanta fortuna. Finalmente mi sveglio e le mie mani corrono ad accarezzare quei magici piedi che tanto piacere mi stanno dando... dal basso sale un profumo misto di nylon, pelle e cuoio, le mie mani ora accarezzano dolcemente quei misteriosi piedi velati da un sottile velo morbido, trasparente.. le mie dita si intrufolano fra le sue, le mani si muovono frenetiche tra quei piedi lisci e setosi, stringo le caviglie, risalgo lungo il polpaccio...ma non riesco a salire di più... Alzo lo sguardo la vedo laggiù, con il viso che sparisce sotto al tavolino, gli occhi chiusi a godere del mio massaggio, è distesa sotto il tavolino, con le gambe appoggiate alle mie ed i piedi che freneticamente mi massaggiano il sesso... non ce la faccio più, il cazzo mi scoppia, teso dentro i pantaloni, con una mano mi stacco dal suo piedino, slaccio con fatica i bottoni, infilo la mano nella patta e con non poca difficoltà riesco a tirare fuori il cazzo dai pantaloni, dritto, durissimo, con la cappella lucida e tesa...Lei se ne accorge, appoggia delicatamente i suoi piedi al mio sesso e comincia ad accarezzarlo dolcemente. Sento il velo delle sue calze accarezzare delicatamente il mio sesso, chiudo gli occhi per gustare questa sega, sensuale, intensa, fatta con due meravigliosi piedi velati. Con le mani le stringo i piedi attorno al mio cazzo, li guido lentamente in questa scomoda e meravigliosa sega... Inarco leggermente la schiena, ad offrire il mio sesso ai suoi piedi, che lentamente vanno su e giù lungo l'asta tesa... li guido con magica lentezza, sento la seta delle calze strusciare lungo il mio sesso in un sensualissimo abbraccio, gli occhi ancora chiusi, sento il suo respiro farsi più affannato a seguire il ritmo del movimento attorno al mio cazzo. Il mondo è fuori dal treno, lo sferragliare dei binari dà il ritmo ai suoi piedi che sempre più velocemente mi stanno accompagnando ad un dolce orgasmo. Con le mani aumento il ritmo, sento il mio sesso indurirsi sempre più, un brivido sale lungo la schiena, stringo i denti, sento il mio seme che risale lungo l'asta, rallento, mi fermo, le blocco i piedi.....rimaniamo per qualche secondo immobili, sto per scoppiare ma resisto...resisto, è una tortura, riesco a calmarmi, i sobbalzi del treno le fanno tremare i piedi ancora appoggiati al mio cazzo. Improvvisamente le stringo forte i piedi attorno al mio sesso, inizio a muoverli su e giù lungo l'asta velocemente,... sempre più velocemente, ora non resisto più, sento il brivido tornare, le palle tendersi, lo sperma risale lungo l'asta fino a scoppiare in un caldo e denso fiotto biancastro che dolcemente si appoggia ai suoi piedi, rallento fino quasi a fermarmi, le stringo ancora i piedi attorno al cazzo, ormai esausto, svuotato. Mi lascio andare sul sedile, felice, inebriato da questo orgasmo così intenso, così forte, sento i suoi piedi scivolare via da me, lentamente ritornano a terra, si abbassano con quelle dense macchie bianche a sparire nelle scarpe.
Avrei voluto leccarli quei magici piedini, per assaporare fino in fondo quel misto di sperma e collant che tanto mi fa impazzire. Ora esausto e felice con il sorriso di chi ha vissuto un'esperienza incredibile accarezzo le ginocchia velate di questa misteriosa donna.
Il treno rallenta bruscamente ci fa sobbalzare..., lei si alza di scatto, in un attimo si è infilata le scarpe, il giubbotto. Prende dall'alto la valigia, facendomi vedere per l'ultima volta quei bellissimi collant neri che le spariscono sotto la gonna. Vorrei accarezzarli ancora, salire con le mani fino al suo sesso per restituirle quegli attimi di piacere che ha saputo regalarmi. Ma lei è già sparita, lungo il corridoio la vedo scendere e con un dolce dondolio del culo si allontana lungo il marciapiede della stazione di Bologna. Con uno strattone il treno riparte, lo schermo davanti a me è nero, ormai... chissà com'è andato a finire il film.....

giovedì 12 marzo 2009

Lettere ad un'amica conosciuta in rete. P.te 2°:



Buongiorno,
spero che la pagina del profilo sia visibile ora... come avrai visto ti ho inserita tra gli "amici" spero ti faccia piacere... se ti sembro troppo invadente dimmelo senza problemi... Come ti ho detto ieri, non trovo assolutamente indiscreta la tua curiosità, anzi... non ho mai scritto ad una sconosciuta ma trovo la cosa estremamente divertente, è una nuova scoperta molto stimolante ed eccitante.....
Se penso poi, che stò parlando con una donna della cosa più eccitante della mia vita.......I COLLANT !!!
svegliatemi forse è uno dei tanti sogni "setosi" che spesso faccio.....
Ma perchè sconosciuta? l'argomento è così intimo che è come se ci conoscessimo già da tempo...
basta solo scoprire piano i nostri gusti, le nostre passioni, mi sembra strano poter parlare in modo così "trasparente" con una donna di una cosa che mi sono quasi sempre tenuto per me, godendo in privato di questa passione.
Trovo molto divertente questo gioco sottile dello scoprirsi piano piano, mi piace lavorare di fantasia...
per esempio pensando al nick FatinaDeiBoschi, mi ero immaginato un certo tipo di donna, mentre Giulia mi fà venire in mente una donna diversa........come sarà la vera Giulia?....sarà bello scoprirlo.. forse non ti incontrerò mai, forse ci saremo già incontrati un sacco di volte, chissà..... il bello è questo gioco sensuale, come le gambe avvolte nei collant.....
Oggi riflettevo sulla fortuna che avete voi donne, vi immagino sedute alla scrivania, con la possibilità ogni tanto di accarezzarvi le gambe,..... la mano che parte dal ginocchio si infila lentamente tra le due gambe chiuse e poi sale, sale lentamente, fino ad arrivare li...........mmmmmmmh, e poi si sofferma, accarezza piano piano, arriva all'elastico, si infila un po' dentro, poi ritorna lì.... mi immagino il calore, la voglia di stringere le gambe forte, di bloccare la mano, mamma mia !!!.............. Penso siano sensazioni molto simili a quelle che provo io quando indosso i collant, sdraiato sul letto con le lenzuola fresche sulle gambe, e le mani che corrono, rallentano, si fermano ad accarezzare le gambe....... e ... tutto il resto ....... devo dire che quando mi capita ho delle serie difficoltà ad addormentarmi... e la notte se mi sveglio, riprendo ad accarezzarmi fino a quando il sonno non prende il sopravvento........ al mattino mi dispiace un po' dover sfilare quella magia di sensualità dalle gambe, le arrotolo con delicatezza, le avvicino al viso, le annuso per portare con me per tutta la giornata quel magico profumo..............
E tu?.. come ti vestirai oggi? quale sarà il collant fortunato che avvolgerà le tue gambe? se poi non è sistemato bene...chiamami..... vengo io a sistemartelo. ;)

Oggi è l'8 marzo, auguri ad una donna "speciale" conosciuta per caso,
ti auguro di passare una bella giornata, dolce e sensuale avvolta in un collant 20 den color crema chiaro......

a presto
Giulio

martedì 10 marzo 2009

Hotel splendor


Dormo spesso all'hotel Splendor, ogni volta che mi devo fermare a Bologna per lavoro dormo lì.
Comodo, pulito, con quel lusso discreto, dopo tanti anni conosco un po' tutti, dalle signorine alla reception, al barista, fino a Marinella, la signora delle camere. Marinella è una procace trentenne romagnola, molto allegra e simpatica, la incrocio spesso al mattino quando esco dalla camera. Molte volte la trovo con le cuffiette alle orecchie mentre fischietta allegra qualche misteriosa canzone, la seguo con lo sguardo mentre percorre il corridoio spingendo il carrello delle pulizie e dondola con fare sensuale il suo splendido culetto facendo ondeggiare il bordo del grembiule. A suo modo è estremamente erotica, un classico della letteratura di genere, il grembiule a righe con i bottoni davanti, facile da sbottonare, il seno procace che spunta dalla scollatura evidenziata dal colletto bianco, le calze nere e le zoccole d'ordinanza. La immagino al mattino prima di prendere servizio, nello spogliatoio dell'albergo mentre si toglie gli abiti civili, rimanendo in reggiseno, collant e mutandine, la immagino mentre il grembiule fresco le avvolge il corpo e lei che si chiude piano piano la fila di bottoni sul davanti. Incomincia dal basso, sollevando leggermente il grembiule, per poi salire dolcemente sfiorandosi il corpo, lungo le gambe, il pube, la pancia. Per poi fermarsi all'altezza del seno stringendo un po' i bottoni per imprigionare nel grembiule le sue splendide mammelle.
Quel giorno mi sono alzato tardi, la sera prima avevo fatto le ore piccole e quella mattina, non avendo impegni mi sono attardato in camera, mi sono alzato, mi sono fatto portare la colazione in camera e dopo una doccia rigeneratrice con l'asciugamano annodato in vita stavo per uscire dal bagno quando improvvisamente sento la porta della mia camera aprirsi. Istintivamente mi nascondo in bagno in silenzio cercando di capire chi può essere.....
Ma si....è lei, Marinella, cosa avevo pensato? Sicuramente dalla reception non l'hanno avvertita che sono ancora qui.
Ma adesso non so che fare, sono nudo con un asciugamano addosso, non voglio spaventarla, un colpo di tosse? Un allegro buongiorno? Non so, rimango li in silenzio senza sapere cosa fare nella speranza che l'inattesa ospite vada via il più in fretta possibile. Però.... però è interessante vederla muoversi con disinvoltura all'interno della mia camera, riordina , spolvera. Noto con una leggera eccitazione che nei movimenti, credendosi forse sola, inavvertitamente le si sono sbottonati alcuni bottoni del grembiule e, anche se con difficoltà, cerco di spiare di nascosto le parti del suo corpo rese visibili da quelle piccole aperture.... La pelle appena sotto il seno, con un lembo del suo reggiseno bianco e l'elastico dei collant che si nota ogni volta che piega in avanti la schiena.
Continuo ad osservarla sempre più eccitato quando noto con mio grande stupore che apre e infila la sua mano nella mia borsa da viaggio, fruga un po' e tira fuori quelle che sembrano le mie mutande, se le porta al viso inspirando profondamente il loro fresco profumo, mentre con l'altra mano libera si accarezza il basso ventre approfittando dell'apertura nel grembiule.... Hai capito la porcellina?
Quella visione aumenta in me l'eccitazione che con difficoltà rimane nascosta dall'asciugamano.
Nel muovermi, inavvertitamente urto il bicchiere in plastica sul lavandino che cadendo per terra provoca un improvviso rumore. Marinella spaventata grida "Chi è ??" voltandosi di scatto verso di me, che appaio a quel punto sulla porta, senza accorgersi che ha ancora la mano infilata nel grambiule e le mie mutande in mano.
Provo a giustificarmi con uno: "scusa...ero, ero in bagno"
lei è li, impietrita davanti a me, ferma con le mie mutande in mano... fa un passo indietro e non si accorge del letto, ci cade sopra. A quel punto la visione che mi offre è bellissima, vedo le sue gambe aperte verso di me....la mano ancora infilata nel collant e il grembiule scomposto sulle sue gambe: decido di agire, o adesso o mai più..... Mi avvicino a lei, le sono sopra in piedi, le appoggio le mani sulle gambe e le faccio risalire verso l'alto, lei prova d dirmi..."..no, no,... non posso, no,..." la sua resistenza mi eccita ancora di più, lei tenta di stringere le gambe, ma io sono ormai su di lei e la blocco. Le slaccio il grembiule combattendo un po' con le sue mani nel vano tentativo di resistere...mi sembra però senza molta convinzione. L'asciugamano mi scivola giù, vedo che mi guarda il sesso, si mordicchia le labbra e, finalmente chiude gli occhi, come per darmi il via.....Infilo le mani tra il grembiule e la sua pelle, la sollevo leggermente mentre mi abbasso e appoggio il mio sesso teso tra le sue gambe, a sfiorare il velo dei suoi collant. La stringo a me, comincio a baciarle il corpo mentre inizio un lento e ritmico su e giù tra le sue gambe, che ora si sono strette intorno al mio sesso ormai al massimo della tensione. Il nylon delle calze sul mio pene mi dà un'eccitazione indescrivibile. Ora le sue mani si abbassano, cercano di prendere il mio sesso... ma conduco io il gioco.... mi stacco leggermente, la giro a pancia in giù e tuffo il mio viso tra le sue gambe aperte... tra il tessuto delle calze assaporo gli umori che ormai si mescolano con la mia saliva, ne inspiro i caldi profumi, lei inarca la schiena come ad offrirmi il suo sesso. La mia lingua accarezza avida lo spazio tra il suo buchino e il suo fiore, con le mani le tengo allargato il sedere. Poi con una mossa decisa afferro il bordo dei collant e lo abbasso, liberando all'aria le sue voglie, con le dita la esploro, entro dentro di lei, come per assicurarmi che sia pronta a ricevermi....Avvicino al suo fiorellino ormai fradicio di umori la punta del mio sesso...ho deciso, la voglio torturare un po'. E allora appoggio il sesso ma non entro... lo muovo lento, lo infilo un po' e poi lo tiro fuori subito, sento che il mio glande viene stretto dal suo sesso, come in una bocca avida, ma lo tolgo subito....sento che mi vuole, desidera sentirmi dentro.... ma io la voglio fare soffrire, dolcemente soffrire. Faccio scorrere il mio cazzo tra il suo sesso e il buchino, lo sfioro, lo penetro un po'. Con una mano le massaggio avidamente il seno, schiacciato contro il lenzuolo, mentre con l'altra le tengo allargate le gambe, guardo il mio sesso che scivola tra i suoi umori e ogni tanto viene avvolto dalla sua carne rosa. Vedo il tassello bianco dei collant, le piegoline nere delle calze abbassate lungo le gambe...l'eccitazione sale... adesso!!!......
Spingo il mio sesso con violenza dentro di lei, arrivo al fondo la mia pelle sudata contro la sua, un rantolo di piacere accompagna l'affondo. Incomincio a spingerlo sempre più in fondo, sempre più forte, lei si dimena, muove il culo come per cercare di farlo entrare sempre più giù... Io mi appoggiato alla sua schiena con il peso del mio corpo sul suo la blocco, i nostri corpi sudati scivolano e il mio sesso spinge dentro di lei, continuo con forza a penetrarla, su e giù sempre più veloce... poi mi blocco improfvvisamente, sto per venire... risalgo lentamente dentro di lei... estraggo piano piano l'asta, fino al glande che sforza un po' per uscire...devo resistere.... giocherello con la punta del mio sesso appena appena dentro di lei... sento che soffre, che mi vorrebbe dentro in fondo....Sento l'eccitazione che sale, il sangue che pompa, il cazzo teso fino all'inverosimile, il glande paonazzo di voglia, raccolgo le forze, un piccola pausa e poi giù.... dentro con forza....fino in fondo, sento il suo corpo cedere, abbandonarsi alla mia violenza, mentre il mio seme risale lungo il mio sesso per poi esplodere caldo, denso dentro di lei. Rimango li, disteso sul suo corpo ancora dentro di lei per alcuni minuti...la tensione se ne sta andando....Lei si gira, mi sposta da un lato, finalmente la vedo, completamente nuda, bellissima. le spalle nude, il seno rilassato, i capezzoli ancora turgidi, la pancia morbida, tesa, I peli del pube imperlati dei dolci goccioline, le sue gambe ancora avvolte dal collant abbassato. Si inginocchia sul letto mi guarda con occhi rilassati ma ancora pieni di voglia, incomincia ad accarezzarmi, scendendo lentamente si avvicina al mio sesso, ci giocherella con le dita, lo solleva, lui li, inerte, che si fa trastullare. Chiudo gli occhi rilassato, poi improvvisamente sento un calore avvolgere il mio sesso......... Apro gli occhi e vedo il suo sedere sopra il mio viso, distinguo con precisione il suo buchino, le piegoline della pelle che scorrono ancora umide verso il suo sesso. Vedo in lontananza il mio sesso sparire nella sua bocca avida, la sua lingua che passa piena di voglia sul mio glande ormai tornato gonfio, pieno di desiderio. Con le mani le stringo i fianchi, la avvicino a me e affondo il viso nel suo sesso caldo e umido di voglia, la sua fica carica di umori spinge contro il mio viso, la mia lingua la penetra, la lecca, giocherella con i suoi peli fradici. Il suo sapore mi riempie la bocca, mentre sento il mio sesso rinvigorirsi, si gonfia dentro la sua bocca che avidamente lo inghiotte. Ci rotoliamo sul fianco e il mio viso scompare in mezzo alle sue gambe. Rimaniamo a lungo in quella posizione avvinghiati, solo il rumore delle nostre bocche avide riempie il silenzio della camera, fino a quando Marinella si stacca lentamente, le sue gambe mi percorrono il viso, facendosi accarezzare dalla mia lingua che passa sulle calze ormai al fondo dei polpacci, le bacio i piedi profumati di calze e di ciabatte.
Poi risalgo il suo morbido corpo con la lingua, le gambe, le cosce, mi soffermo un po' sul suo sesso, risalgo lungo la pancia, affondo il viso tra le sue morbidissime tette, risalgo: Prendo il suo viso tra le mani e finalmente la bacio, un bacio forte, appassionato, esploro la sua bocca con la lingua, sento ancora il sapore del mio sesso, la sento mugolare, respira ansimando... abbasso la mano, sento la sua fica fradicia, ci gioco, infilo le mie dita dentro di lei, mentre la sento inarcarsi, piena di desiderio. con le mani risalgo lungo la sua schiena, raggiungo i capelli, la testa, la spingo verso il basso..ho acora voglia di lei, voglio ancora sentire il caldo della sua bocca sul mio cazzo. E lei ubbidiente si abbassa, raggiunge il mio sesso tornato duro e teso, lo avvolge con le sue labbra umide e vogliose e incomincia un fantastico su e giù accompagnato dalle due mani, mentre io le do il ritmo spingendole il viso verso me. Sento il mio cazzo dentro la sua bocca , piena, un filo umido di bava le scende dalle labbra, mentre il seme risale lungo il cazzo e le esplode in bocca...si ferma un attimo, ingoia, e poi riprende a succhiare avidamente, quasi a raccogliere ogni goccia densa che esce da me... poi rallenta, lentamente lo sfila dalla bocca, si sofferma sulla cappella fradicia, ci gioca ancora un po' con le lingua, un ultimo bacio, si alza in piedi e mi guarda.
Rimango disteso sul letto, la vedo li ferma davanti a me, esausta, si sistema un po'... si china a raccogliere il bordo dei collant, facendo sballonzolare le tette, tira su le calze aprendo leggermente le gambe, vedo il velo delle calze che le ricopre la fica fradicia, si gira, sta per uscire...
Questa sera smonto alle cinque...posso passare a "salutarti" ? Passa quando vuoi..sarò quì ad aspettarti.......

lunedì 9 marzo 2009

Lettere ad un'amica conosciuta in rete. P.te 1°:



Buongiorno,
grazie per avermi risposto, non me lo aspettavo, e adesso non so cosa scrivere........
Sono felice di poter condividere questa mia passione con te, spero diventi una cosa interessante per tutti e due, ovviamente sono molto curioso, vorrei sapere tutto su di te, chi sei come ti chiami, ma sopratutto come ti vesti e che collant indossi in questo momento, ma forse sarà bello scoprire le cose un po' per volta, piano piano.
Incomincerei dai collant, che sono l'argomento che in qualche modo ci accomuna, trovo siano un'indumento con una sensualità fortissima, mi piace guardarli, toccarli, sentirne le varie consistenze e addirittura il profumo, trovo che abbiamo un profumo particolare, intenso.
A me piacciono sopratutto opachi, scuri e dalla mano setosa, questa è la stagione migliore per me...vado a passeggio e cerco di scorgere tra le gonne svolazzanti, i colori, l'opacità delle calze, questo rende più piacevole camminare per la strada, spero di non sembrare un maniaco, non mi vedrai in giro con gli occhi fuori dalle orbite, o con la lingua a penzoloni, ma amo guardare, immaginare la setosità, pensare a tutte quelle persone che al mattino, o durante la giornata si infilano i collant, se li sistemano, si passano delicatamente le mani lungo le gambe......e penso... chissà se anche loro provano le stesse cose che provo io...... mi immagino di accarezzare quelle meravigliose gambe velate, passare delicatamente la mano lungo la gamba, salire su, soffermarmi ad assaporare la morbida setosità delle calze, con le mani nascoste dalle gonne. Inseguo quelle gambe con discrezione, da lontano, le incrocio, le desidero. Desidero toccarle, leccarle, annusarle, sentire il calore della pelle, le vedo camminare, sedute ai tavolini dei bar, fare le scale, salire sugli autobus, alzarsi per sorreggere la borsa.
Ne gusto i colori, neri, grigi in molte sfumature, colorate, a righe, con i fiori, a rete, spese e leggere.
Spesso socchiudo gli occhi e mi immagino li, con il viso appoggiato alle gambe, ad assaporare fino in fondo tutto quello che i collant e una donna potrebbero offrirmi. Poi devo tornare in ufficio, e la giornata continua come sempre ma con un sogno in più, e sul mio viso un sorriso carico di speranza... chissà se un giorno riuscirò ad affondare il viso tra quelle magiche gambe velate?

a presto.

mercoledì 4 marzo 2009

I piedi di francesca




Questo è un racconto scritto da un lettore del blog, GRAZIE a: Ale9017

Era estate e lei era la mia prima vera fidanzata. Schema classico, amica di amici, io diciannove anni, lei uno in meno. La ricordo con tenerezza, i suoi occhi intensi, i suoi capelli lisci, castani che le scendevano sulle spalle, un fisico che allora mi sembrava bellissimo. Il seno piccolo ma ben proporzionato, i fianchi chiusi in quei jeans che facevano capire molto di lei, i suoi piedini, quasi sempre velati da calze color carne, da donna vera, dolcemente infilati nelle sue ballerine di vernice. Una coppia perfetta, ci volevamo bene, ci vedevamo spesso e in quelle occasioni, di abbracci e di baci appassionati immaginavo come sarebbe stato bello fare l'amore con lei. Il tempo passava e il desiderio di spingermi più avanti nei suoi confronti si faceva sempre più forte, i miei baci erano sempre più appassionati e le mie mani cercavano di scoprire sempre nuovi luoghi di lei. Ma non era facile, lei lasciava fare ma aveva stabilito un limite tutto suo oltre al quale non si poteva andare, delle volte si lasciava sfiorare, ma appena mi sembrava cedesse alla mia passione, subito mi bloccava, allontanava le mia mani. Era frustrante, ma questo sottile gioco creava in me una grande eccitazione, un desiderio sempre maggiore. Ricordo quel giorno sulla spiaggia, in riva al fiume, eravamo capitati per caso in una zona di nudisti, e lei per niente imbarazzata si era svestita rimanendo però in bikini, io ne approfittai della situazione e siccome eravamo anche in un luogo un po' appartato mi spogliai completamente, nascondendo con difficoltà la mia eccitazione. La mia spavalderia non la turbò per niente e come tutte le volte che stavamo insieme, dopo qualche chiacchiera, dopo qualche parola dolce, i soliti baci, le mie mani come distinto incominciavano ad accarezzare il suo corpo.
Avevo raggiunto il tondo del suo seno scendendo lentamente dalla spallina, le dita si stavano infilando sotto il sottile velo del costume, quando con una mossa fulminea mi ha spostato la mano e quasi contemporaneamente mi sono ritrovato con cinque dita stampate sul mio culetto pallido. Il tutto accompagnato dalla minaccia di essere lasciato se avessi continuato..... ero frastornato, ma come....mi lasci fare, e poi sul più bello, blocchi tutto......
Da quel momento, pieno di sensi di colpa e con una sensazione di impotenza non sono più andato oltre ai casti baci e abbracci, ma con un desiderio di toccarla, di scoprire il suo corpo che mi faceva impazzire. La sera solo nel letto pensavo a lei, immaginavo il suo corpo nudo, la sua pelle morbida, e solo mi abbandonavo ad un piacere solitario che solo in parte soddisfava il mio desiderio di lei.
Dopo quasi due mesi da quell'episodio un pomeriggio mi invitò a casa sua dicendomi che i suoi erano fuori per il fine settimana e che saremmo potuti stare un po' insieme. Io ovviamente accettai con quel misto di eccitazione e di timore che ormai accompagnava i nostri incontri, avevo una voglia folle di fare l'amore con lei, o almeno di poterla abbracciare, toccare liberamente ma anche timore delle sue reazioni o addirittura di perderla. Speravo comunque che quella fosse la volta buona, mi sono preparato per bene, un mazzetto di fiori, la maglietta fresca di bucato e mi sono presentato a casa sua.
E' stata grande la sorpresa quando dopo aver suonato al campanello lei mi ha aperto la porta presentandosi in body e collant. Ero li, sulla porta inebetito che guardavo il suo corpo meraviglioso velato de quegli indumenti, le tettine che sbucavano generose dal balconcino nero di pizzo, la pancia appena appena velata dal tessuto del body, i collant che si intravedevano sotto, e il suo ciuffetto che faceva capolino sotto il velo quasi trasparente.
Le mi tirò dentro casa dicendomi di non farmi illusioni, era vestita così perchè era indisposta e si sarebbe sentita più sicura. Fu difficile per me nascondere la delusione, eravamo soli a casa sua, era vestita in modo assolutamente provocante, avevo il cuore che batteva a mille.... e non potevo fare nulla? Mi rassegnai alla situazione, ormai c'ero e non potevo andarmene proprio adesso, mi offrì da bere, chiaccherammo per un po' e poi lentamente cominciammo con delle effusioni leggere, io sempre intimidito dai suoi precedenti atteggiamenti, la baciavo, l'accarezzavo, ma sempre con molta cautela. Anche lei sembrava si desse da fare, mi accarezzava sempre più partecipe infilando le sue dolci manine sotto la maglietta, mi massaggiava lentamente la schiena. Ogni volta che la mia pelle veniva in contatto con le sue gambe avevo un brivido di piacere, le sue gambe velate, i suoi piedi dolcemente racchiusi nel nylon, il profumo delle calze mi facevano impazzire.
Non ricordo come, ma ad un certo punto mi ritrovai a pancia in giù, con lei a cavalcioni che mi massaggiava la schiena, le sue calze sul mio corpo e i bottoncini del body che mi solleticavano il fondo schiena. Lei contunuava ad accarezzarmi, fino a quando lentamente non mi sfilò i calzoncini, ero nudo con il sesso che premeva contro il letto e le sue gambe velate sulla mia schiena. Ero eccitato da morire, e mai mi sarei girato per paura di rendere evidente l'erezione che ormai aveva raggiunto il culmine, il mio sesso pulsava sempre più, compresso contro le lenzuola. Con le mani continuava ad accarezzarmi la schiena ma aveva anche incominciare a fare scorrere sul mio corpo i suoi dolci piedini velati. Il contatto del nylon sulla mia pelle mi eccitava sempre più, fino a quando infilando il piede sotto la mia pancia sfiorò delicatamente il mio sesso e invece di indietreggiare come faceva di solito incominciò ad accarezzare delicatamente il mio sesso con i piedi. Era una sensazione fantastica, la sua dolce estremità coperta dal nylon velato che mi strusciava l’addome fino a sfiorare delicatamente il mio pisellino, che sembrava stesse per scoppiare tanto ero arrapato. Ci girò maliziosamente attorno mentre cominciavo a gemere, finché ci arrivò dicendo: “preso!” Urlai di piacere sentendo il mio glande avvolto dal nylon, lei mi invitò a non farmi sentire dai vicini, e cominciò a massaggiarmi il membro.
Sentivo le dita dei suoi piedi che si muovevano, alternandosi lungo l'asta, fu questione di un minuto o poco più, e improvvisamente il liquido denso e caldo esplose inzuppando i suoi piedi e parte delle lenzuola. Ero felice e appagato era stata una sensazione meravigliosa, non avevamo ancora fatto l'amore, ma lei si era dimostrata abile nel darmi sensazioni fortissime. Ripetemmo quell'esperienza altre volte, sempre più disinvolti, una volta seduti, un'altra con i piedi nudi, una volta mi masturbò anche con la sua dolce manina e ricordo anche un sensualissimo paio di collant neri velati, molto morbidi. Io nel frattempo mi ero fatto sempre più disinvolto e la cosa che mi faceva impazzire di più era accarezzarle le cosce mentre lei dolcemente mi conduceva verso l'orgasmo. Mi illusi che questi dolci massaggi fossero l'anteprima del sesso vero e proprio, invece all'inizio dell'autunno se ne andò lasciandomi il dolce ricordo di quei momenti e dei suoi fantastici collant velati.