lunedì 5 dicembre 2011

In Bicicletta




Ogni tanto capita.....

Capita di imbattersi in meravigliose gambe velate, in fresche gonne svolazzanti
in fantastiche donne che allegramente pedalano vicino a voi....

Eros Polaroid



http://erospolaroid.tumblr.com/

mercoledì 30 novembre 2011

Le tue mani




Fai che solo le tue mani
si prendano cura di me, del mio desiderio.

Fai che solo le tue dita mi stringano
in un lento accarezzarmi.

Avvicina le tue labbra se vuoi,
ma lascia alle tue mani il piacere di toccarmi.

Fammi godere,
fammi impazzire,
fammi tremare.

Fammi contorcere di desiderio
Fammi esplodere

Sulle tue mani.

lunedì 28 novembre 2011

Questa volta no....




Siamo appena rientrati,
ricordo ancora i tuoi passi per le scale, il ticchettio dei tacchi sul marmo freddo, mentre con lo sguardo mi infilavo sotto la tua gonna a perdermi tra quelle cosce velate di nero e di dolce passione.
La porta che si chiude dietro di noi ed eccoti lì, distesa sul bordo del letto, le gambe piegate leggermente aperte e il tessuto della gonna che si intrufola tra le calze scure, le tue braccia pronte ad accogliermi.
Ma questa sera non voglio. Non voglio toccarti, non voglio sentire il calore del tuo corpo, voglio solo guardarti, ammirarti... e godere di te standoti lontano.

Mi siedo sulla poltrona, le tue gambe velate di nero di fronte a me.
Sembra quasi di sentirne il profumo, quel dolce profumo di nylon e di pelle.
Le scarpe nuove, nere, altissime che ti facevano ondeggiare mentre salivi i gradini, così maliziosamente lenta, così provocatoriamente ondeggiante.
Ora sono lì ferme, poggiate sul legno caldo della tua camera.
Ti guardo, ammiro le gambe opache, le mani abbandonate sulle lenzuola, i seni che si ergono come dolci colline ricoperte di morbido tessuto, le tue labbra contrariate da questa mia decisione.
Mi avresti voluto su di te, lo so, le mani ad esplorarti con foga, avresti voluto farmi sentire quanto è forte il tuo desiderio, avresti voluto le mie dita dentro te, in quel caldo, meraviglioso lago di piacere
Mi avresti voluto dentro di te, forte e violento per sentirmi fino in fondo, per stringermi a te.

Ma questa sera no, voglio soffrire, voglio resistere, voglio godere di te, senza di te.

E allora ti rassegni, hai capito che dovrai fare da sola, godere solo della mia presenza, della mia ammirazione, questa sera dovrai impegnarti, perchè sai che sarà più difficile farmi godere in questo modo.. ma sai anche che sarà molto più eccitante.

Socchiudi gli occhi e incominci ad accarezzarti le gambe, nel silenzio della stanza solo il fruscìo delle mani sulle calze, un dolce fruscìo che mi fa impazzire... e tu lo sai. Le tue mani corrono avide e veloci sulle tue gambe velate, accarezzano le cosce, si infilano, escono... Ogni tanto le stringi e io sempre lì a guardare, a godere di questo tuo lento muoverti. Ormai la gonna è completamente alzata, il nero delle calze ti ricopre, vela la tua pelle calda, morbida. Sento che ti piace, lo sento dal tuo respiro, lo vedo dalle dita nervose e tremanti che ti toccano. In fondo è come quando io non ci sono, come quando godi di me senza di me, come quando immagini le mie mani su di te, dentro di te. Ma questa sera io sono quì, di fronte a te, estasiato dal tuo piacere, sofferente per non poterti toccare, per non volerti assaggiare. Allarghi le gambe, offri al mio sguardo il tuo fiore gonfio di desiderio, pieno ormai di piacere. E le tue dita spingono il velo dei collant, ne escono piene di umori luccicanti, di dolci lacrime di piacere. Con una mano ti tormenti i seni, l'altra ormai si è infilata tra le calze, è scivolata piano dentro di te, le tue gambe ormai sollevate a riceverti. Sento il profumo del tuo godere, sento il respiro affannato del tuo desideri, vedo le tue labbra umide gonfie di voglia.
Il sesso mi esplode chiuso nei pantaloni, lo sento pulsare, spingere. Sento il desiderio di te percorrere il mio corpo, i pugni chiusi aggrappati alla poltrona, mentre le tue mani ti penetrano sempre più violente, sempre più avide. Vedo i tuoi muscoli tesi, le mani piene di voglia, fradice del tuo desiderio.

Stiamo per godere insieme, così vicini, così intimi anche senza sfiorarci... mi sento dentro te, sento il tuo profumo, la tua pelle calda, sento il tuo respiro, un dolce rantolo di piacere. Fa caldo in questa stanza, i miei occhi si riempiono del tuo sesso così osceno, così sfacciato.. così offerto al mio sguardo avido. Ti vedo tremare, violenta, le mani stringere le lenzuola come per non cadere in questo meraviglioso baratro di piacere e anch'io esplodo in un'intenso, silenzioso urlo di piacere.
E' stato violento come non mai, mi sento stanco, finalmente svuotato e vedo il tuo volto assopito, sfinito, abbandonato sul letto da tanto intenso piacere.

E le tue labbra disegnano un sorriso lieve... sei bella, mi piace guardare il tuo viso dopo aver fatto l'amore con te.....

Forse ti amo.

giovedì 17 novembre 2011

Autostrada

 
 

Amo viaggiare in auto da solo,
percorrere quella lunga striscia d'asfalto, mentre le ruote conquistano
metri, chilometri sempre uguali e la mia mente scivola piano piano tra i miei
pensieri, scava tra i miei sogni, si intrufola maliziosa tra i miei desideri.
Ti immagino quì, vicino a me, il tuo dolce sorriso, le tue labbra umide
le tue gambe maliziosamente velate, immagino i miei sguardi fugaci
rincorrersi tra la strada e pezzetti di te.
Penso a te, al tuo profilo nella nebbia del mattino, un tenero
fagottino scuro chiuso nel suo caldo cappotto.
Ti guardo mentre sali in auto, la scarpa nera che si appoggia al tappetino, le gambe velate,
velate di quel meraviglioso grigio opaco che solo tu sai quanto mi piace.
E mentre sali il mio sguardo come mani fugaci percorre le tue gambe velate,
si intrufola tra la gonna, sente il calore del tuo corpo, di queste gambe
così belle, così maliziosamente mostrate.
Ora sei quì, vicino a me, mi parli, mentre le mie mani, quelle vere, quelle che
sentono tra le dita il velo sensuale delle tue calze, accarezzano le tue gambe.
E tu lasci fare, sai che mi piace sentirti, sai che adoro toccarti piano piano.
Sai che mi fai impazzire quando lentamente allarghi le gambe per farmi
andare più avanti, quando il fruscio delle calze si confonde con il noioso brusio
del motore. Ma io lo sento, percepisco il suono delle tue gambe quando si spostano,
quando lente e maliziose si accavallano, quando sfregano fra di loro e mi fanno impazzire
di desiderio, di te.
La strada è dritta e senza ostacoli, come la strada che la mia mano percorre
lenta tra le tue gambe, sale, si infila tra le cosce calde, spinge prepotente,
sente il tuo desiderio farsi forte, caldo, umido... pieno di voglia.
E' una tortura dolce e bellissima, so che piace anche a te, so che ami queste dita che ti
toccano, ti accarezzano e spesso scivolano dentro te e divantano tue, solo tue
quando stringi forte le gambe per trattenerle dentro te.
Sei bella, i tuoi capelli lunghi, la tua pelle, il tuo profumo, la tua lingua calda che spesso gioca
con la mia, si gonfia colma di desiderio e mi accarezza lasciando sulla mia pelle un po' di te.
Mi piace sapere che ti vesti per me, che io ci sono mentre i tuoi collant scivolano piano lungo le
tue gambe, bramosa di li a poco di sentire le mie mani che piano piano ti spogliano..
e poi si fa l'amore...

Adesso è ora del caffè, il lento ticchettio della freccia, il brusio del motore
che rallenta, ma dovrò attendere qualche minuto in auto, non voglio che si veda quanto
è GRANDE il mio desiderio di te.

lunedì 14 novembre 2011

L'intelligenza eorotica



Al margine di ogni coppia vive il terzo. È il fidanzatino del liceo di cui ricordiamo ancora le mani, la cassiera carina, il bel professore con cui flirtiamo quando andiamo a prendere nostro figlio a scuola. Il terzo è il sorriso di un uomo sulla metropolitana. È la spogliarellista, la pornostar, la prostituta, anche se non l’abbiamo mai toccata. È quello su cui fantastichiamo facendo l’amore con nostro marito. È quella che puoi trovare sempre più spesso su internet. Reale o immaginato, incarnato o no, il terzo è il fulcro attorno al quale la coppia trova l’equilibrio. È la manifestazione del nostro desiderio verso ciò che è oltreconfine.
È il proibito.

[Esther Perel, L’intelligenza erotica, Ponte delle Grazie 2007]

lunedì 31 ottobre 2011

A te.....


Dedico questo racconto a te... mia dolce, nuova amica... mi piace immaginarti così.

Non avevi voglia di finirlo quel lavoro,
lo si capiva da come avevi trascinato la serata, da come avevi cercato di fare di tutto fuorchè accendere il pc. Eri rientrata tardi, le scarpe abbandonate all'ingresso, i tuoi passi velati, silenziosi, che riempivano di un dolce fruscio la casa così vuota quella sera. Ti eri diretta subito in bagno, avevi aperto l'acqua calda e mentre un leggero, caldo vapore riempiva la stanza, piano piano ti liberavi dei vestiti che ti avevano accompagnato durante la giornata.
Cadevano come foglie leggere sul pavimento, il maglioncino che ti aveva riscaldata, la camicia, la gonna che scendendo lungo le gambe velate ti ha fatto sorridere... pensavi a quanto quel leggero fruscio mi piacesse e per un attimo mi hai immaginato lì, di fronte a te pieno di desiderio nel sentire quel dolce sospiro e nel vedere le tue gambe velate scoprirsi. Poi il reggiseno è volato leggero a posarsi sul pavimento liberando i tuoi seni che si riflettevano sul grande specchio di fronte a te.
Le dita d'istinto hanno dolcemente accarezzato quei capezzoli driti per l'improvviso fresco che li avvolgeva, hai immaginato le  mie mani che delicate ti avrebbero riscaldato la pelle in quel momento.... Poi le mani sono scese, hanno accarezzato i tuoi fianchi, il bordo morbido dei collant, si sono tuffate tra la pelle e il sottile velo e, indiscrete sono entrate piano piano nelle mutandine. Quelle bianche, trasparenti che questa mattina avevi scelto con cura immaginando chissà quale incontro.  Le hai abbassate, facendo scivolare anche le calze, le hai abbandonate sul resto dei tuoi vestiti ancora calde, profumate di te. E poi il caldo, profumato bagno ristoratore, i tuoi occhi socchiusi ad assaporare il caldo sciabordare dell'acqua.... le mani delicate sulla tua pelle ad accarezzare quelle dolci, meravigliose curve... Un caldo asciugamano ti ha coccolata per un po' una t-shirt leggera ti ha coperta e poi finalmente l'abbraccio del piumone, così morbido, così sensuale. Era talmente bello e rilassante che quasi dimenticavi la lucina intensa del pc che ti chiamava... svogliata ti sei seduta sul letto, hai appoggiato il pc sulle gambe e le dita sono corse veloci sulla tastiera. Giusto il tempo di cercare nell'archivio il documento da terminare che già sentivi il bisogno di una pausa...
 La dita hanno abbandonato pigre la tastiera, hanno accarezzato i seni appena velati dal cotone della maglietta, i capezzoli ritti, tugidi come quando le mie labbra li stringono.. poi le dita sono scese hanno esplorato la pelle profumata, accarezzato la pancia liscia... sono scese piano piano fino ai primi, teneri peletti lasciati lì a segnalare le porte del piacere.... E' stato un attimo, un gesto naturale, deciso e le dita così esperte si sono appoggiate alla porta del tuo piacere, si sono fermate un po' giusto il tempo per controllare quello di cui già sapevi... e si sono tuffate dentro te... in quel lago caldo e profumato che è il tuo sesso..... E hai chiuso gli occhi...
Poi, quando le prime luci del mattino ti baciavano il viso e la tua mano ha raggiunto quello strano oggetto freddo e metallico ancora lì tra le pieghe del piumone, ti sei accorta che non avevi scritto nemmeno una riga della tua relazione. Il panico è durato un attimo... "non importa oggi è Domenica, finirò la relazione oggi pomeriggio..." e chiudendo dolcemente gli occhi, le tue dita sono scivolate di nuovo dentro te.....

giovedì 23 giugno 2011

Ai confini con l'arte

Visita il sito


Sensuale, sofisticato, pudico fino all'ecesso dei pixel (che io avrei evitato volentieri)
Un digital magazine per palati fini e veri intenditori...

venerdì 20 maggio 2011

Panni stesi



Ogni volta che incontro un paio di collant stesi ad asciugare… è un'emozione.
Spesso guardo in alto, alla ricerca tra i panni stesi di quelle magiche striscioline velate.
Mi emoziona vederle sventolare con quella grazia leggera, intuirne la trasparenza, il colore.
Mi eccita pensare quel velo che al mattino piano piano si srotola lungo la gamba profumata,
le dita che lo svolgono, le mani che delicatamente sistemano i collant sulla pelle nuda.
Magari le dita indugiano un po' proprio lì, al centro del piacere, una dolce carezza con
la scusa di controllare che sia tutto a posto.
Poi le dita scivolano via leggere, corrono a prendere la gonna appoggiata sulle lenzuola
ancora calde della notte.
Impazzisco pensando al dolce fruscio del tessuto sulle gambe velate.
Poi, la sera la scena si ripete ma al contrario, dita che sfilano delicatamente il velo dalle gambe.
Mi piace l'immagine delle calze appena tolte… appoggiate a terra, sulle scarpe oppure riposte delicatamente sul letto.
Mi piace immaginarle ancora calde piene del calore e del profumo delle sue gambe,
mi piace immaginare di prenderle, sentirne la leggera consistenza….
Portarle al viso e inebriarmi di quel dolce profumo dilei…. di nylon.

giovedì 19 maggio 2011

Azzurro, blu

Gallery


Quello dei collant colorati è un discorso un po' particolare....
spesso non sono considerati, ma se ci facciamo caso, quando ci sono e sono ben abbinati si fanno sicuramente notare. Generalmante poi sono opachi e questo non fa che renderli ancora più sensuali ai miei occhi.....
Vi propongo una ricca galleria.. molto sensuale....

domenica 8 maggio 2011

Nel Mio Cassetto Segreto


Sto cercando di ottimizzare le gallerie...questa è una galleria di prova.

venerdì 6 maggio 2011

Wolford Seamless sabbia


Non vedevo l'ora di entrare in camera....
Posare la valigia, aprirla ed estrarre la piccola bustina in fondo.
Ero eccitato, le dita fremevano cercando di togliere l'adesivo dalla bustina... il sesso pulsava.. ancora prigioniero dei pantaloni.
Era la prima volta con dei collant così sottili..... 15 den.... li avevo scelti con cura, li volevo chiari, leggeri, delicati, senza cuciture.... solo velo...
Ma sopratutto Wolford..... e non mi sono sbagliato.. appena le mie dita hanno sfiorato le calze ho subito sentito una dolce sensazione di velata morbidezza.....
Mi sono spogliato piano, il mio sesso è balzato fuori con veemenza.... avrei voluto qualcuno vicino in questo momento... avrei voluto due calde labbra attorno al mio sesso.... un dolce saluto, un benvenuto in paradiso...

Ho raccolto piano piano le calze, ho infilato il piede e una dolce sensazione saliva lungo le mie gambe mano a mano che la calza le avvolgeva accarezzandole.
Penso sempre alla fortuna inconsapevole delle donne che tutte le mattine ripetono questo dolce gesto, molte purtroppo senza nemmeno apprezzare questo gesto.

Mi sono steso sulle lenzuola fresche, le mani correvano lungo le gambe, accarezzavano il sesso alla ricerca di quella piacevole sensazione che solo un paio di collant velati ti sa regalare....
Fuori le prime luci della sera si accendevano....
dentro, nella penombra un'esplosione calda, densa....

lunedì 4 aprile 2011

Puttana


Sono passato per caso da quella strada laterale e laggiù in fondo, subito dopo il semaforo ti ho vista sul ciglio della strada.
E' stato un'attimo, una decisione improvvisa,... invece di svoltare ho proseguito, volevo accertarmi se quello che si vedeva da lontano era vero…
E' una strada di periferia, intervallata da campi ormai incolti e da tristi muri di fabbriche dove non si capisce se dentro si lavora o regnano le sterpaglie.
Ne vedo spesso donne come te, gli occhi annoiati di chi è in attesa del prossimo, ma con la mente persa nei suoi sogni….
Ci sono le due ragazze giovanissime e di colore alla prima rotonda, troppo lontane da casa per essere felici.
Più avanti si scorgono dei lunghi capelli rossi e delle gambe lunghissime… ma mano a mano che ci si avvicina, aumentano gli anni scolpiti su quel viso triste.
Poi di solito svolto e mi avvio verso casa… ma quel pomeriggio no, il destino, forse la fortuna mi hanno fatto proseguire, sembra che da qualche parte la storia dei nostri incontri, delle nostre vite sia già scritta.
Ho superato il semaforo, procedevo piano, volevo guardarti bene, ma la sensazione non mi piaceva…. non volevo che ti accorgessi di me, non volevo darti la sensazione di "controllare la merce" prima di "comprarla". Non l'ho mai fatto, non volevo farlo nemmeno quel pomeriggio, anche se quelle lunghe gambe  velate di nero mi avevano eccitato parecchio.
Ti sono passato accanto, troppo in fretta, troppo veloce per essere sicuro di quel piccolo sorriso indirizzato verso di me.. Ma quell'attimo è stato sufficiente per ammirare le tue splendide gambe velate, i tuoi seni generosi fasciati da quella maglietta nera appiccicata al tuo corpo.
Ero eccitato, una mano veloce è scesa a sistemare il mio sesso che fremente spingeva nei pantaloni, ti ho superata, ho proseguito, ma con la mente incollata a quelle meravigliose gambe, al tuo corpo così provocante, ai tuoi lunghi capelli biondi… a quel tuo sguardo da ragazza dell'est strappata da casa.
Sono arrivato alla rotonda, un centinaio di metri nei quali desiderio, paura e dubbi hanno riempito la mia mente… poi un gesto automatico, la decisione…
Sono tornato indietro, dall'altro lato della strada tra auto e camion che passavano mi sembravi ancora più bella… un fiore nero tra il traffico sporco e rumoroso. Un'inversione a "u" e sono vicino a te…. le dita tramanti che abbassano il finestrino, i tuoi occhi che mi guardano….
L'imbarazzo della prima volta, le parole escono timide, banali dalla mia bocca…. "quanto? " e la tua voce che esce dolce dalle tue labbra… "trenta euro tutto…"
Trenta euro… ti avrei dato molto di più se me lo avessi chiesto, anche solo per guardarti, per ammirare le tue meravigliose gambe velate… Avevi già la mano sulla maniglia quando ti ho detto "va bene"… Le tue gambe sono comparse nel'abitacolo, bellissime, lunghe, velate….
Le ho ammirate, le ho guardate come una scena al rallentatore… le ho percorse con lo sguardo come a volerle accarezzare con gli occhi…. le ho ammirate fino a dove il mio sguardo è riuscito ad arrivare.
Ti sei seduta accanto a me… il tuo profumo è penetrato dentro di me, e finalmente un sorriso disteso mi ha guardato… "vai fino al semaforo e gira a sinistra, ti porto in un posto tranquillo" La tua voce dolce e rassicurante di chi ha già fatto quel percorso migliaia di volte, la voce dolce di chi ha capito che per me era la prima volta.
Guidavo, ma lo sguardo era fisso su quelle meravigliose gambe, il nero paco delle calze mi eccitava, da vicino riuscivo a scorgere tutte le sfumature del nero…  la parte più scura attorno alla gambe, le sfumature più chiare al centro fino al velo teso sulle ginocchia piegate.
Con un filo di voce, rotta dall'emozione ti ho chiesto, "le posso accarezzare?" e mi è bastato il tuo sorriso per fare scendere delicatamente la mia mano sulle tue gambe. Un dolce tremolio, una sensazione forte di svenimento hanno accompagnato il contatto delle mie dita con le tue gambe velate, mentre dentro di me l'eccitazione esplodeva…. non ricordo la strada, le tue indicazioni, la radura protetta dalle siepi.. ricordo solo i tuoi collan sotto le mie dita.
Ho spento l'auto e non sapevo cosa fare, ma come avrai già fatto mille volte hai fatto tutto tu…….  le tue mani esperte hanno abbassato la cerniera, hanno delicatamente estratto il mio sesso da quella posizione ormai difficile da mantenere…. ho sentito il fresco della salvietta sulla punta.
Come una mamma premurosa hai pulito il mio sesso, e poi lentamente lo hai protetto, hai srotolato su di lui il leggero film di plastica.
Poi… una dolce favolosa sensazione di caldo ha invaso il mio corpo, mentre le tue labbra, la tua bocca avvolgevano delicatamente il mio sesso ormai all'apice della sua erezione. Con gli occhi chiusi mi gustavo questo pompino meraviglioso, le tue labbra che disegnavano le forme del mio sesso…..
Le mie mani intanto accarezzavano il velo teso sul tuo sedere, si infilavano tra le dolci pieghe del tuo corpo, fino a trovare un piccolo buchino nei collant, esattamente all'altezza del tuo fiore umido. Ti ho penetrata dolcemente con le dita, ho sperato per un attimo quelle dita fossero speciali, che tu le sentissi diverse dalle migliaia di dita che con dolcezza o con violenza erano già entrate dentro te…. avrei voluto essere speciale per te… ma forse non lo saprò mai.
Stavo per esplodere quando tu, con un tempismo perfetto hai allontanato le tue labbra da me, hai abbassato il sedile, allargato le gambe facendomi ammirare le tue labbra bagnate tra le calze e mi hai detto a voce bassa…"fai piano".
Come potrei prenderti con violenza, come potrei farti del male…. mi sono girato verso te, ho avvicinato la punta del mio sesso alle tue labbra e piano piano sono scivolato dentro te…. piano… volevo gustarmi ogni millimetro della tua pelle, volevo che quel magico momento non finisse più.
Le mie mani cercavano la tua pelle sotto la maglietta, trovavano i tuoi seni generosi, accarezzavano i capezzoli duri…
Piano piano ho aumentato il ritmo, il mio sesso duro, eccitato, entrava e usciva da te… il mio respiro si faceva sempre più intenso…
Sentivo i tuoi gemiti le tue gambe chiudersi attorno a me… stringermi….
E' stato un attimo, la vista mi si è oscurata, ho sentito il mio seme percorrere tutto il cazzo duro ed esplodere violento dentro di te….
Mi sono appoggiato a te… non volevo uscire, sarei rimasto per sempre dentro te…… è stato difficile sentire il mio sesso ormai floscio uscire da te,
sdraiarmi sul sedile esausto, sfinito, finalmente appagato.
E tu, ancora una volta come una dolce mamma ti sei presa cura di me, hai sfilato via il preservativo pieno del mio seme, hai pulito delicatamente
il mio sesso e piano piano ti sei sistemata.

Ora ho il tuo numero di telefono, non ti raccatterò mai più per la strada, verrò a prenderti sotto casa con un mazzo di fiori, come si merita
una vera regina, come meriti tu….

sabato 22 gennaio 2011

Wolford Seamless


Ero emozionato....
il mio sesso pulsava dentro i pantaloni, sembrava volesse esplodere.
Sono passato davanti a quella vetrina un sacco di volte... poi, finalmente ho deciso di entrare.
Mi viene incontro una commessa gentile, ecco, proprio quello che non volevo..
Avrei preferito dare un'occhiata, scegliere da solo... ma lei mi si avvicina.. E' una giovane commessa, un po' in carne ma piacente, i capelli lunghi castani, una maglietta nera aderente che le esalta un seno abbondante... una gonna nera corta fasciante e un meraviglioso paio di collant blu elettrico su di un paio di cosce generose.
Il primo momento di imbarazzo è superato, le vado incontro cercando di farle capire che sono lì perchè mi ci hanno mandato, non sicuramente per una mia libera scelta...
Inizio con il chiederle un paio di collant "di quelli senza cuciture" facendo finta di non sapere bene di cosa parlo..... anche se conosco benissimo le loro calze... le Wolford.... e chi, appassionato come me non conosce le meravigliose, setosse, fantastiche Wolford ?
Lei è molto gentile ma il primo problema si presenta con la scelta della misura... non posso dirle che sono per me... e allora mi invento una moglie decisamente più alta di me.
Mi era già capitato di comprare dei collant stretti, e indossarli non è stato per niente piacevole.
Durante la scelta della calza e la discussione sulle misure la mia eccitazione era al massimo.... ogni tanto l'occhio cadeva su quei meravigliosi collant blù... così vicini a me da sentirne il profumo.
Ho creduto di esplodere e mi sono dovuto trattenere quando la commessa si è dovita abbassare per prendere la confezione nel cassetto basso...
E' stato come guardare una scena al rallentatore... quelle ginocchia che si piegavano... il colore della calza che si faceva più chiaro, mano a mano che la tensione del ginocchio aumentava...
Il mio sguardo che cercava, avido di percorrere l'interno della coscia cercando di scorgere il più possibile, magari lo scuro del tassello, o addirittura un pezzetto di mutandina...
L'aria fresca di un mattino di Gennaio mi ha schiaffeggiato svegliandomi da quel magico torpore.
Nelle mani uno shopper con diverse paia di collant, nei pantaloni un sesso impaziente di farsi abbracciare da quel magico e vellutato velo......

martedì 18 gennaio 2011

Non solo Collant

Visita la galleria


Ma una serie di meravigliose, eccitanti immagini erotiche.

lunedì 3 gennaio 2011

Shopping


http://www.flickr.com/photos/46593692@N07/

Non sempre è noioso andare a fare shopping con la propria compagna, moglie, fidanzata o amante....