lunedì 31 ottobre 2011

A te.....


Dedico questo racconto a te... mia dolce, nuova amica... mi piace immaginarti così.

Non avevi voglia di finirlo quel lavoro,
lo si capiva da come avevi trascinato la serata, da come avevi cercato di fare di tutto fuorchè accendere il pc. Eri rientrata tardi, le scarpe abbandonate all'ingresso, i tuoi passi velati, silenziosi, che riempivano di un dolce fruscio la casa così vuota quella sera. Ti eri diretta subito in bagno, avevi aperto l'acqua calda e mentre un leggero, caldo vapore riempiva la stanza, piano piano ti liberavi dei vestiti che ti avevano accompagnato durante la giornata.
Cadevano come foglie leggere sul pavimento, il maglioncino che ti aveva riscaldata, la camicia, la gonna che scendendo lungo le gambe velate ti ha fatto sorridere... pensavi a quanto quel leggero fruscio mi piacesse e per un attimo mi hai immaginato lì, di fronte a te pieno di desiderio nel sentire quel dolce sospiro e nel vedere le tue gambe velate scoprirsi. Poi il reggiseno è volato leggero a posarsi sul pavimento liberando i tuoi seni che si riflettevano sul grande specchio di fronte a te.
Le dita d'istinto hanno dolcemente accarezzato quei capezzoli driti per l'improvviso fresco che li avvolgeva, hai immaginato le  mie mani che delicate ti avrebbero riscaldato la pelle in quel momento.... Poi le mani sono scese, hanno accarezzato i tuoi fianchi, il bordo morbido dei collant, si sono tuffate tra la pelle e il sottile velo e, indiscrete sono entrate piano piano nelle mutandine. Quelle bianche, trasparenti che questa mattina avevi scelto con cura immaginando chissà quale incontro.  Le hai abbassate, facendo scivolare anche le calze, le hai abbandonate sul resto dei tuoi vestiti ancora calde, profumate di te. E poi il caldo, profumato bagno ristoratore, i tuoi occhi socchiusi ad assaporare il caldo sciabordare dell'acqua.... le mani delicate sulla tua pelle ad accarezzare quelle dolci, meravigliose curve... Un caldo asciugamano ti ha coccolata per un po' una t-shirt leggera ti ha coperta e poi finalmente l'abbraccio del piumone, così morbido, così sensuale. Era talmente bello e rilassante che quasi dimenticavi la lucina intensa del pc che ti chiamava... svogliata ti sei seduta sul letto, hai appoggiato il pc sulle gambe e le dita sono corse veloci sulla tastiera. Giusto il tempo di cercare nell'archivio il documento da terminare che già sentivi il bisogno di una pausa...
 La dita hanno abbandonato pigre la tastiera, hanno accarezzato i seni appena velati dal cotone della maglietta, i capezzoli ritti, tugidi come quando le mie labbra li stringono.. poi le dita sono scese hanno esplorato la pelle profumata, accarezzato la pancia liscia... sono scese piano piano fino ai primi, teneri peletti lasciati lì a segnalare le porte del piacere.... E' stato un attimo, un gesto naturale, deciso e le dita così esperte si sono appoggiate alla porta del tuo piacere, si sono fermate un po' giusto il tempo per controllare quello di cui già sapevi... e si sono tuffate dentro te... in quel lago caldo e profumato che è il tuo sesso..... E hai chiuso gli occhi...
Poi, quando le prime luci del mattino ti baciavano il viso e la tua mano ha raggiunto quello strano oggetto freddo e metallico ancora lì tra le pieghe del piumone, ti sei accorta che non avevi scritto nemmeno una riga della tua relazione. Il panico è durato un attimo... "non importa oggi è Domenica, finirò la relazione oggi pomeriggio..." e chiudendo dolcemente gli occhi, le tue dita sono scivolate di nuovo dentro te.....

3 commenti:

Anonimo ha detto...

molto bello, complimenti

hose64 ha detto...

grazie molte....
ma sopratutto un caldo ringraziamento a colei che mi ha ispirato il racconto.

Anonimo ha detto...

e' dolce quanto un incontro improvviso e inaspettato possa reciprocamente arricchirci la vita, indipendentemente dai motivi e/o dai ruoli formali ricoperti in quell' incontro e/o dalle distanze logistiche superate per quell' incontro....Grazie di cuore!