venerdì 20 febbraio 2009

La vicina dal balcone



Il mio ufficio è al piano terreno di un basso fabbricato e si affaccia su di un delizioso cortiletto.
Ogni tanto esco per sgranchirmi i muscoli intorpiditi dal troppo tempo passato davanti al computer.
Come in molte case, su quel cortile si affacciano i balconi interni del palazzo di fronte, conosco quasi tutti gli inquilini di quella casa dati gli anni di lavoro in questo ufficio.
La signora Livia in particolare ha sempre stuzzicato la mia fantasia, è una donna solare, sempre molto gentile e pronta al saluto quando ci incontriamo. Potrebbe avere circa la mia età, ha un figlio adolescente e un marito che, pare sempre cupo e immusonito. Ho pensato spesso al fatto che come coppia non siano molto ben combinati, lei fresca e solare, lui sempre con quella faccia incazzata... con una moglie così, pensavo, io sarei sempre felice e sorridente.....
La signora Livia è decisamente una bella donna, alta ma non altissima, i capelli castani appoggiati sulle spalle, e un fisico "morbido" ma ben proporzionato proprio come piace a me.
La incontro spesso al mattino quando esce per andare al lavoro e qualche volta al pomeriggio quando rientra. In questi fugaci incontri non manco mai di osservare discretamente le sue gambe, sempre avvolte da morbidi e sensuali collant. La signora Livia porta sempre gonne abbinate a collant spesso scuri e opachi, proprio come piace a me. In particolare mi piace osservare le varie tonalità delle calze che indossa... ne deve avere parecchie, perchè ogni giorno la vedo con calze di tono e colore diverso, sempre abbinate con gusto al resto dell'abbigliamento... Nere più o meno velate, che danno alla gamba quel sensuale e morbido colore ambrato, Moka, nei molti toni del marrone, da quelle più scure e opache fino al nocciola o al Daino molto elegante e sensuale. Ultimamente ho notato anche dei colori più allegri che vanno dal viola al prugna... Il pomeriggio dopo essere rientrata, compie una serie di operazioni, che sono diventate un'appuntamento fisso dei miei pomeriggi.... Dopo circa un'oretta dal suo rientro, quasi ogni giorno si affaccia sul balcone per stendere ad asciugare la biancheria che ha indossato durante il giorno, la vedo appendere al filo le mutandine ancora gocciolanti, il reggiseno, qualche volta la maglietta o la canotta sempre molto sensuali. Ma la cosa che più mi fa impazzire è quando sfila dalla bacinella il collant appena lavato: E' un'operazione che mi provoca un profondo eccitamento, vedere le sue mani sfiorare il collant profumato, accarezzarlo dolcemente per poi appoggiarlo delicatamente al filo sospeso verso di me.... Un giorno mi è anche sembrato che si fosse portata al viso i collant appena lavati, come per assaporarne il profumo..... ma forse me lo sono solo immaginato.Io, di nascosto spesso la osservo mentre con grazia stende le sue cose più intime e rimango li, seduto sul gradino, in estasi ad ammirare il leggero svolazzare delle calze all'aria fresca del pomeriggio. Fantastico, cercando di immaginare le mani della signora Livia che delicatamente si infilano all'interno dell'elastico, che spingono lungo la gamba il sottile velo che la ricopriva e il fresco dell'aria che accarezza le sue gambe. La immagino seduta sul letto che compie il percorso inverso con le calze pulite, infila prima una gamba e poi l'altra facendo srotolare verso l'alto la magica morbidezza del nylon che ora le ricopre nuovamente le gambe. E io sono li, a sognare ad occhi aperti la cara signora Livia mentre vestita di nulla si prende cura di se...." Buonasera! deve essere una cosa proprio importante ! "... la voce squillante della signora Livia mi risveglia dal dolce sogno, la vedo li, sul balcone protesa verso di me, con il seno appoggiato alla ringhiera che spinge fuori dalla maglietta, quasi per farsi ammirare in tutta la sua burrosa sensualità. "ah, no niente.... mi stavo solo rilassando un po' " rispondo io con un po' di imbarazzo sperando che non si noti la leggera erezione che quei dolci pensieri avevano provocato.... "Cosa fà li sul gradino tutto solo, venga su da me, che ci facciamo un tè".... A quel punto credo di aver farfugliato qualcosa, ma non ricordo esattamente cosa... ricordo solo una vampata di calore che mi sale su per il viso, le scale fatte in fretta e la porta di casa della signore Livia che si apre lentamente.
Ed eccola li, davanti a me in tutta la sua sensuale bellezza... è molto diversa rispetto a quando la incontro velocemente nell'androne, ha un viso liscio e rilassato, un gran sorriso e un profumo fresco di sapone alla malva.
Mi accoglie con il suo solito sorriso, gli occhi piccoli, socchiusi... e io li, fermo ad ammirare tutta la sua fresca bellezza... la maglia morbida le fascia il corpo lasciando intravedere le pieghe del reggiseno che trattiene a fatica le sue morbide curve. La gonna stirata di fresco le cinge i fianchi mentre in basso si scorgono le calze scure che le ricoprono le gambe fino al piede che calza una elegante scarpina da casa. Io sono frastornato, non so cosa dire, sono arrivato a quella porta come un automa, carico di desiderio, ma ora sono li, fermo senza sapere cosa dire, senza sapere cosa fare. La signora Livia mi allunga la mano e mi accompagna dentro casa, con una mossa impercettibile chiude la porta dietro di noi, fa scorrere la sua mano lungo la mia spalla........scende lungo la schiena con fare sempre più deciso e poi.....mi cinge il fianco, e in un attimo mi stringe verso se....... E io li, con le braccia a penzoloni, inerti lungo il mio corpo, vedo le sue labbra umide, gonfie di desiderio che si avvicinano a me..... chiudo gli occhi e mi lascio andare... sento le sue labbra appoggiarsi alle mie, la sua lingua che entra dentro di me..........calda, umida, piena di desiderio.....
Finalmente capisco dove sono, devo reagire... le mie mani prendono vita salgono lentamente lungo i fianchi della signora Livia e incominciano dolcemente a stringerla. Siamo li, in piedi, le due bocche avide che si baciano, si succhiano, le lingue si rincorrono in un caldo turbinio... le mie dita percorrono la morbidezze della maglia, la accarezzano, si infilano sotto e incontrano la sua pelle, liscia, morbida. La stringo a me, le mie mani sulla pelle della sua schiena a giocherellare con il raso liscio del reggiseno, il suo seno morbido che spinge verso di me. Sento la sua gamba alzarsi leggermente e premere contro il mio sesso, che ormai teso spinge per uscire al più presto dalla costrizione dei pantaloni. Ci spostiamo piano piano, le bocche ancora unite nel lunghissimo bacio, mentre i nostri corpi tentano di raggiungere il divano a pochi passi da noi.
rimaniamo li in piedi ancora per un tempo che a me è parso infinito, a stringerci dolcemente, i nostri corpi uniti, ma ancora ricoperti dei nostri vestiti, le nostre mani ci accarezzano, corrono lungo il nostro corpo, ancora per un pò in un casto abbraccio... Abbasso lentamente le mani lungo i suoi fianche ripercorro la cucitura laterale della sua gonna fino ad arrivare all'orlo.... E' un attimo...l'eccitazione sale violenta dentro me quando le mie dita sfiorano la sensuale setosità delle sue calze..... Lei con una mossa veloce riesce a slacciare i bottoni dei miei pantaloni ne infila la sua mano avida impugnando con forza il mio sesso. Sento la sua mano stringersi alla carne ormai tesa del mio pene... e con fare esperto inizia un lento su e giù che mi provoca dei forti brividi lungo la schiena.
Le mie mani nel frattempo sono ormai completamente appoggiate alle sue dolci e velate cosce, la sensazione è indescrivibile, la setosità delle calze mi riempie le mani e si trasmette a tutto il mio corpo. Ho ancora gli occhi chiusi e cerco di assaporare ogni millimetro di quella pelle ricoperta dal magico velo, mentre lei sempre più eccitata continua a mescolare con la lingua i suoi caldi umori con i miei... Con le mani la stringo sempre più forte, e risalgo su, lungo la gamba fino a raggiungere la piegolina sotto il sedere... la sollevo leggermente stringendola a me, le nostre gambe incastrate e il mio sesso ormai schiacciato tra la sua mano e il suo corpo pulsa sempre di più... Infilo le dita nella fessura tra i due tondi del suo sedere e solo ora mi accorgo che non porta le mutandine....... le mie dita si infilano sempre più in mezzo, tendendo all'inverosimile il velo del collant contro il suo buchino. Poi la signora Livia si stacca per un attimo e si abbandona sul divano lassciandomi li, ad osservare il suo dolce viso carico di sensualità. La maglia ormai stropicciata, le ginocchia ricoperte dal collant che spuntano dalla gonna, le gambe velate di nero trasparente leggeermente aperte come ad invitarmi ad accarezzarle. Ed è solo un attimo, mi inginocchio davanti a lei la appoggio le mani alle caviglie mentre dolcemente le bacio le ginocchia assaporando il profumo dei collant indossati. Mentre con le mani risalgo lungo la gamba con la lingua percorro l'interno della sua coscia deciso a dirigermi li, da dove proviene quel caldo e umido profumo di desiderio. La signora Livia si abbandona completamente, la sento arrendersi alle mie mani e alla mia bocca che avida risale lungo la gamba. Si spinge verso di me, come ad offrirmi quel magico fiore ancora velato dal sottile collant, inarca la schiena e allarga le gambe come a facilitarmi la strada verso l'apoteosi. Cerco di gustarmi ogni millimetro della sua pelle e del velo che la ricopre, sento avvicinarsi il forte profumo del suo sesso e mentre lei mi appoggia le mani sui capelli spingendomi verso di se... il mio sesso sfiora le sue gambe velate e una scossa inaspettata percorre il mio corpo. Ed eccomi li, con la mia bocca sul suo sesso grondante di umori e di intensi profumi, la tela delle calze ormai impregnata, umida del suo succo, e la mia lingua che avidamente passa sul velo dei collant. Le mie mani dietro, sulle natiche a spingerla con forza verso di me e lei, la signora Livia, che geme con un filo di voce.....
La mia bocca aperta a succhiare il suo sesso con la lingua che tenta di penetrarla dolcemente...gli occhi ancora chiusi... Con una mano mi infilo tra il collant e la sua pelle, le stringo il tondo del suo sedere per poi dirigermi con le dita avide di desiderio verso il buchino, anche lui ormai già saturo di umori, ed è facilissimo infilare il dito dentro lei, che si inarca come ad offrirmi ancora di più la sua voglia....
Sento il suo corpo che trema, si tende, per poi rilassarsi in un dolce ballo di nervi e di muscoli mentre io con la bocca e con le dita cerco di penetrarla il più profondo possibile. Punta i piedi sul cuscino del divano, si alza leggermente giusto per permettermi di sfilarle da dietro il collant.... ed eccolo li... il suo sesso liberato dalle calze, lucido di umori, fresco, profumato. Ammiro quel meraviglioso fiore mentre con le dita allargo dolcemente i petali umidi di rugiada...piano piano infilo un dito dentro di lei in una dolce tortura, poi lo sfilo, per accarezzarle delicatamente le grandi labbra... Avvicino la bocca mentre vedo in lontananze il suo seno sodo tremare ogni volta che con la lingua la penetro. Poi con la lingua risalgo lungo il suo corpo passando dall'ombelico fino al solco fra i due seni, mentre il mio sesso struscia contro le sue gambe velate regalandomi brividi indescrivibili. Mi soffermo a succhiarle i capezzoli, mi riempio la bocca del suo morbido seno, mentre più in basso il mio pene bussa alla porta della felicità. Lei è ormai bloccata, inerte con le gambe sulle mie spalle e il suo sesso pronto a ricevermi...... con un colpo deciso la penetro fino in fondo, con una dolce violenza.... sento le sue gambe che si stringono forte sulla mia schiena. Sento il mio sesso avvolto dal suo calore, scivolo dentro di lei in profondità. Inizio un ritmico su e giù mentre lecco e bacio la signora Livia in ogni lembo di pelle disponibile, mi sollevo sulle braccia, abbraccio una gamba tesa verso l'alto ancora avvolta dal morbido collant, le bacio il piede morbidamente velato, fino a succhiare uno ad uno tutte le dita del piede, indugiando con la lingua sul velo della calza tra un dito e l'altro. La signora Livia si contorce, muove il bacino seguendo il mio ritmo come a chiedermi di penetrarla ancora di più.... ancora più in profondità....Abbracciato alle sue gambe con i suoi piedi profumati sul mio viso continuo a penetrarla ritmicamente cercando di resistere all'eccitazione che sale, sempre più violenta......Lei capisce che stò per staccarmi... e con un filo di voce i mi invoca: " ti prego continua..... non ti preoccupare..." e io rimango dentro lei fino a quando un brivido violento pervade tutto il mio corpo e il mio seme denso e vischioso entra dentro lei con violenza. Un rantolo soffocato sottolinea il momento mentre esausto mi abbandono con il viso sulle sue dolci tette.... E' un attimo di quiete dopo tanta tensione, lei mi accarezza dolcemente i capelli e il mio pene esce lentamente dal suo corpo accompagnato da un rivolo di umori che si posano sulle sue calze. Ora siamo tutti e due distesi sul tappeto, nudi con brandelli di vestiti ancora addosso e lei con le sue morbide calze a mezza gamba ma ancora appoggiate alla sua pelle.... Passo le dita sulla sua pancia, fino ad arrivare al suo sesso ancora fradicio di umori, la bacio delicatamente e insieme socchiudiamo gli occhi.....
.... Il thè te lo preparo la prossima volta.....se torni....

7 commenti:

Anonimo ha detto...

fai in fretta!!!!! voglio vedere come va a finire :)

Anonimo ha detto...

Fantastico , la vicina sul balcone, ti f venire il cazzo duro solo a leggere , vorrei averla una vicina che si comporta cosi'.......

hose64 ha detto...

..grazie, anche a me verrebbe voglia di salire al primo piano e........ forse un giorno lo farò, per il momento mi limito a guardare i suoi collant appesi........

Anonimo ha detto...

le tue storie sono molto eccitanti... chissà se è tutta fantasia!? e complimenti per il blog...

hose64 ha detto...

Ciao.... diciamo che la fantasia aiuta a rendere reale quello che desidererei..... per esempio, la vicina esiste, non si chiama livia, spesso stende le sue cose al balcone (quindi anche i collant) me la tromberei mooooolto volentieri.........ma.......... per il momento non mi ha ancora invitato a casa sua......... :)

Anonimo ha detto...

L'impressione che ho avuto leggendo questo primo post è che tu scriva delle odi, delle poesie!
Il "primo anonimo" probabilmente spronandoti a "far presto" non ha colto quanto per te il "preambolo" sia fondamentale ed ugualmente importante dell'amplesso in sé! E' il "feticcio" che è protagonista, è il feticcio l'origine della fantasia e ne dai largo spazio.
Devo dirti che ho trovato "bello" il tuo racconto, ben scritto, poetico per certi versi, ma poco eccitante... Sarà che sono donna, sarà che non ho feticci, sarà che c'erano troppe linee curve e pochissime punte. Ma credo sia giusto così: non è l'amplesso l'oggetto del racconto, ma il collant che avvolge in un velo seducente e malizioso le gambe. O mi sbaglio?

hose64 ha detto...

Hai ragione.... non è l'amplesso in se, ma il contorno... l'atmosfera, l'eccitazione per il contatto, per lo sfiorare quel fantastico velo che a me piace così tanto....
In fondo di racconti espliciti, di amplessi descritti ne è pieno il web, e io ne leggo.... Ma in questi racconti vorrei poter esprimere l'amore per le donne, e per il feticcio... ma sempre senza violenza, senza forzature, proprio come piace a me...
Grazie per i commenti e per i tuoi racconti