martedì 20 gennaio 2015

Ieri

Ieri ero in viaggio equasi per caso ho rivisto la tua mail,
mi sei tornata in mente... e il mio desiderio di te si è fatto reale...

Ho immaginato il tuo passo leggero dietro di me,
il lento rumore di una valigia trascinata lungo il corridoio, la pausa....
e tu... che scruti il posto davanti a me.
Ti guardo, la valigia è leggera e non fai fatica ad alzarla per riporla
nella cappelliera.... un gesto semplice, fatto senza pensieri.
Ma i miei occhi avidi si erano già posati sulle tue gambe velate.
Dai lunghi stivali spuntavano solo un paio di calze nere....
opache, scure, sensuali..... come piacciono a me..
Le braccia alzate, il cappotto aperto mi hanno regalato una dolce visione....
Il mio sguardo ha accarezzato leggero le tue ginocchia,
è salito malizioso lungo le gambe, si è perso....
Ho sentito il calore di quelle gambe.... ho immaginato
le mie mani, le mie labbra risalire leggere e lente....

Mi hai sfiorato, ti ho quasi sentita
e il mio desiderio è esploso....
TI avrei accarezzata dolcemente
sarei salito piano... a cercare il tuo calore più profondo...
avrei scoperto il tuo desiderio....

Ti sei seduta e il treno lentamente è partito...
ho benedetto quegli scossoni leggeri che impertinenti
mi facevano sfiorare le tue ginocchia.

Ho chiuso gli occhi e ho immaginato
le mie mano scivolare leggere tra le tue gambe....
ho sentito il velo tra le dita.... ho sentito il calore, il fremito
del tuo desiderio.
Sei scivolata verso di me... 
ti sei dischiusa, hai chiuso gli occhi.....
e quando le mie dita hanno raggiunto il tuo fiore....
hai chiuso le gambe, mi hai stretto lì....
dove inizia il tuo piacere....

martedì 3 aprile 2012

Incontri in Viaggio

Viaggiare riserva ogni tanto delle piacevoli sorprese, sopratutto nelle stagioni fredde, quando fuori dai finestrini una leggera nebbiolina vela il paesaggio... ma dentro un dolce e caldo tepore ti aiuta a sognare, e allora spiando di nascosto quelle gambe velate, inizi ad immaginare una mano che sale lungo in velo, alla ricerca di quel profumato calore avvolto nei collant...

giovedì 8 marzo 2012

8 marzo



Essere DONNA è il regalo più grande ....
E' bello ciò che si prova quando cammini per strada, anche distrattamente,
....e ti accorgi degli sguardi di approvazione.

E' intrigante capire che a volte basta slacciare un bottone,
mettere un tacco più alto o anche solo sciogliersi... i capelli a provocare emozioni ....

E' indescrivibile quello che si prova,
quando soltanto la vista del tuo corpo seminudo,
provoca nell'altro reazioni fisiche,
involontarie e incontrollabili.

E' fantastico quando chi ti accarezza prova piacere nel farlo.

E' sublime quando senti,
senza ombra di dubbio,
che il piacere che tu provi si trasmette all'altro accrescendone il suo
fino a farlo esplodere.

ESSERE DONNA
E' MERAVIGLIOSO.

lunedì 5 marzo 2012

Un biglietto giallo



Stringevo emozionato tra le dita quel piccolo biglietto giallo,
solo un piccolo numero scritto a biro, scritto con un tratto nervoso, troppo impreciso per essere una calligrafia femminile, oppure scritto in fretta, in un impeto di passione, una decisione buttata lì...
Non riesco proprio a ricordare come sia potuto finire sul mio tavolo, tra le posate e il piatto, nascosto ma non così tanto, messo apposta lì per farsi vedere solo da me.
L'ho nascosto subito, ho capito immediatamente che era una cosa mia, segreta, non lo doveva vedere nessuno. E così quel piccolo biglietto carico di misteri è rimasto nascosto fino alla fine della cena, ha resistito ai saluti, ai convenevoli di rito. E uscito dalla tasca solo dopo aver lasciato la camera con una scusa: "scendo al bar, non ho sonno questa sera"
E' rimasto tra le mie dita mentre percorrevo quei corridoi nella penombra della notte, mentre i miei passi erano attutiti dalla moquette delle scale. E mentre il timore cresceva aumentava anche l'eccitazione, il desiderio di scoprire cosa nascondesse quello strano e misterioso biglietto giallo.
L'eccitazione la sentivo crescere nei pantaloni, sentivo il mio sesso farsi turgido, il sangue scorrere nel corpo per concentrarsi lì.
561: quinto piano, quello più alto... leggo i numeri in metallo incollati al muro, controllo che la freccia indichi esattamente il lato del corridoio che mi interessa e mi incammino...  Sento il cuore battere forte, il sesso pulsare nei pantaloni... e se non fosse come immagino?
61, sono di fronte alla porta, ingoio questo strano groppo che mi chiude la gola, il biglietto mi cade in terra ma non ho il coraggio di piegarmi per raccoglierlo, tanto il suo dovere l'ha fatto, ora tocca a me..
Busso, le nocche battono sulla porta, forse troppo forte, forse troppo piano. Nessuno risponde, forse dovevo bussare più forte, ma mentre la mano si chiude per colpire di nuovo la porta, mi accorgo che un filo di luce si insinua tra il legno scuro. E' aperta... provo a spingerla, si apre, piano senza nessun rumore, solo il silenzioso fruscio della legno sulla moquette alta e soffice.
Entro piano, il timore per quello che può succedere è fortissimo, per un attimo vorrei tornare indietro. Troppo tardi, scorgo alla finestra un profilo scuro, alta, i lunghi capelli le incorniciano la testa illuminata dal buio della notte. Ho paura, quasi terrore ma una forza invisibile mi spinge verso quella figura, verso quella finestra. "Finalmente, ti aspettavo" e io che non dico nulla, la testa mi scoppia per tutti i pensieri che girano vorticosi nella mia mente, ma nulla riesce ad uscire. Lei non si è girata, continua a guardare fuori, io mi avvicino pieno di timore, sono ormai dietro questa figura alta, elegante. Ne sento il profumo, lo sento entrare dentro di me, intenso, quasi mi ubriaca.
Nel silenzio sento il suo respirare rilassato mentre alzo piano le mani senza sapere se toccarla, con il terrore di vederla dissolversi al mio contatto, la sfioro, leggero. Sfioro quella camicetta bianca trasparente, leggerissima e scorgo tra il tessuto un delicato reggiseno bianco. Le mie dita si appoggiano al tessuto che la copre, si appoggiano ai fianchi, sfiorano la gonna, scendono alla ricerca del bordo sentono il calore della pelle velata da leggere calze. Mi inginocchio, sento il dolore del pavimento sulle mie ginocchia mentre le mani stringono il suo corpo verso di me, lei non si muove, solo un quasi impercettibile movimento, si avvicina un po' quasi per donarsi, forse per farmi capire di fare in fretta. Avvicino il viso alle sue gambe profumate, sento il nylon delle calze sulla mia pelle, sento il calore del suo corpo... e poi il profumo, quel misto di nylon e pelle che mi ubriaca sempre....
Alzo il viso, le allargo piano piano le gambe, la mia lingua avida inizia piano piano ad accarezzarle l'interno delle gambe, lascia una leggera scia di piacere su quel velo chiaro. Con la lingua l'accarezzo, cerco di penetrare attraverso il collant dentro di lei, la bagno, ne assaporo i dolce succo che piano piano inizia ad inumidire le sue calze. E lei lì, in silenzio, le mani appoggiate alla finestra, il suo sesso sul mio viso. Le mia mani scorrono sulle sue gambe velate, accarezzano le scarpe lucide, le mie dita giocano con il tacco altissimo, sottile... e poi risalgono esplorano quel leggero velo, sentono avvicinarsi il calore del sesso, ormai pieno dei suoi e dei miei desideri. Esplorano quelle dolci labbra, spingono il velo del collant dentro di lei, si riempiono dei suoi umori.. Mi alzo, la desidero... desidero entrare dentro di lei... sentirla godere. Il mio sesso eccitato percorre piano le sue gambe, scorre sul velo. Ora sono in piedi, il sesso piantato tra le sue cosce chiuse ad accarezzare i collant bagnati di lei. Sento il suo respiro farsi più intenso, le mie mani la stringono, si infilano tra la camicetta leggera e la sua pelle, stringono i suoi seni velati dal pizzo, li liberano, e ricadono un po' a riempire le mani.... La gonna scivola lungo le gambe velate il fruscio del tessuto mi eccita ancora di più... la stringo forte a me, le scopro piano piano le natiche, accarezzo con il mio sesso quella pelle così liscia, così morbida. Cerco piano piano la strada per entrare in lei, sento il calore del suo sesso su di me... le sfioro le labbra zuppe di umori. Poi lei.... finalmente si muove.. allunga una mano, stringe il mio sesso... ho capito, non vuole, pazienza è stato bello lo stesso..... E invece dirige il mio sesso un po' più in alto, allarga le gambe e mi offre la sua porta più stretta, più esclusiva. Sono emozionato, eccitato, spingo piano,  mentre le mie mani la stringono a me.... Scivolo piano dentro di lei, sento il suo dolce buchino chiudersi attorno al mio glande gonfio, per poi riaprirsi piano e ricevere tutto il mio sesso dentro di lei.
Si rilassa, forse il dolore è passato, io inizio a scivolarle dentro, e a tornare indietro, le mani sui suoi fianchi a dirigere la danza, il suo sedere morbido, rotondo ora è su di me. Aumento il ritmo la penetro con una dolce violenza, mi spingo dentro di lei, sento il mio sesso crescere ancora, irrigidirsi, spingere... Sento il mio seme risalire, cerco di resistere, mi fermo un attimo ma non resisto... un colpo secco, violento cerco di entrare più a fondo mentre esplodo violento dentro lei. Mi tremano le gambe, mi appoggio a lei... il mio viso schiacciato alla sua schiena il suo respiro che piano piano si placa. Il mio sesso ancora eccitato, ancora pieno di desiderio scivola fuori, accompagnato da un rivolo di umori che scendono caldi lungo le sue gambe. "Ora vai che è tardi"... nemmeno un grazie, un saluto, non una parola a quella donna che dolcemente mi ha regalato il suo corpo. Ripercorro i corridoi nella notte, la vista annebbiata, il suo calore ancora su di me.... il suo profumo sulle mie dita. Entro in camera, la luce ancora accesa, e ora.... cosa le dirò? Ma invece la scorgo addormentata tra le lenzuola, il libro aperto appoggiato tra le coperte.

Devo smettere di masturbarmi ogni volta che faccio la doccia !!

mercoledì 15 febbraio 2012

Ho pensato a te..



...ti ho immaginata mentre delicatamente svolgevi lungo
le tue gambe un paio di collant chiari, velati....
Ho immaginato le tue mani lungo le gambe, scivolare delicatamente
verso il tuo dolce fiore.....
Hai indossato i collant senza le mutandine... come fai di solito...
Per sentire ancora più vicino la carezza del collant...

Ho immaginato le tue dita soffermarsi lì...
dove più forte è il tuo piacere....
Ho immaginato le dita accarezzarti, i tuoi occhi socchiudersi....
le labbra farsi più rosse.... piene di desiderio...

Ho visto le tue dita, bagnate di te...
farsi largo tra il velo e il tuo sesso.....

Ho immaginato quel dolce succo di te
sulle mie labbra.

Piene di voglia

... e mi sono eccitato...  un po'.

mercoledì 18 gennaio 2012

Cosa rimane....





Mi rimane questo piccolo, meraviglioso rifugio fatto di dolcezza e sensualità,
fatto di pensieri, di desideri... di sensazioni velate e di dolce erotismo... fatto di te... che improvvisamente sei comparsa sulla porta di questo magico piccolo castello.... 
Ti ho vista controluce, ma ho subito notato le tue calze scure, le gambe meravigliosamente velate....
scalza, sul pavimento di legno caldo... la gonna che svolazzava leggera in controluce...
TI ho chiesto di entrare,

sei venuta fino a me piano piano.... sentivo il tuo passo leggero.....
Ti ho presa per mano.... ti ho avvicinata a me.... ti ho sussurrato di rilassarti, di stare tranquilla...

di non pensare a nulla..... di lasciarti andare.....
Ti ho accarezzata piano, ho sentito sotto le mie dita il velo delle tue calze.... 

ti ho scoperta piano mentre le mie mani giocavano con il tessuto della gonna, si infilavano leggere sotto la maglia, tra i pizzi dei tuoi indimenti... a riempirsi della tua pelle.... 

Ho iniziato a baciarti leggero... a leccare piano la tua pelle a gustarla in ogni piccolo angolo...
Ho sentito il calore del tuo sesso, tumido di desiderio... ho sentito i tuoi respiri, i tuoi gemiti...
Ho bevuto di te..... e poi, piano piano
sono scivolato dentro te....



Ti voglio.

lunedì 5 dicembre 2011

In Bicicletta




Ogni tanto capita.....

Capita di imbattersi in meravigliose gambe velate, in fresche gonne svolazzanti
in fantastiche donne che allegramente pedalano vicino a voi....

Eros Polaroid



http://erospolaroid.tumblr.com/

mercoledì 30 novembre 2011

Le tue mani




Fai che solo le tue mani
si prendano cura di me, del mio desiderio.

Fai che solo le tue dita mi stringano
in un lento accarezzarmi.

Avvicina le tue labbra se vuoi,
ma lascia alle tue mani il piacere di toccarmi.

Fammi godere,
fammi impazzire,
fammi tremare.

Fammi contorcere di desiderio
Fammi esplodere

Sulle tue mani.

lunedì 28 novembre 2011

Questa volta no....




Siamo appena rientrati,
ricordo ancora i tuoi passi per le scale, il ticchettio dei tacchi sul marmo freddo, mentre con lo sguardo mi infilavo sotto la tua gonna a perdermi tra quelle cosce velate di nero e di dolce passione.
La porta che si chiude dietro di noi ed eccoti lì, distesa sul bordo del letto, le gambe piegate leggermente aperte e il tessuto della gonna che si intrufola tra le calze scure, le tue braccia pronte ad accogliermi.
Ma questa sera non voglio. Non voglio toccarti, non voglio sentire il calore del tuo corpo, voglio solo guardarti, ammirarti... e godere di te standoti lontano.

Mi siedo sulla poltrona, le tue gambe velate di nero di fronte a me.
Sembra quasi di sentirne il profumo, quel dolce profumo di nylon e di pelle.
Le scarpe nuove, nere, altissime che ti facevano ondeggiare mentre salivi i gradini, così maliziosamente lenta, così provocatoriamente ondeggiante.
Ora sono lì ferme, poggiate sul legno caldo della tua camera.
Ti guardo, ammiro le gambe opache, le mani abbandonate sulle lenzuola, i seni che si ergono come dolci colline ricoperte di morbido tessuto, le tue labbra contrariate da questa mia decisione.
Mi avresti voluto su di te, lo so, le mani ad esplorarti con foga, avresti voluto farmi sentire quanto è forte il tuo desiderio, avresti voluto le mie dita dentro te, in quel caldo, meraviglioso lago di piacere
Mi avresti voluto dentro di te, forte e violento per sentirmi fino in fondo, per stringermi a te.

Ma questa sera no, voglio soffrire, voglio resistere, voglio godere di te, senza di te.

E allora ti rassegni, hai capito che dovrai fare da sola, godere solo della mia presenza, della mia ammirazione, questa sera dovrai impegnarti, perchè sai che sarà più difficile farmi godere in questo modo.. ma sai anche che sarà molto più eccitante.

Socchiudi gli occhi e incominci ad accarezzarti le gambe, nel silenzio della stanza solo il fruscìo delle mani sulle calze, un dolce fruscìo che mi fa impazzire... e tu lo sai. Le tue mani corrono avide e veloci sulle tue gambe velate, accarezzano le cosce, si infilano, escono... Ogni tanto le stringi e io sempre lì a guardare, a godere di questo tuo lento muoverti. Ormai la gonna è completamente alzata, il nero delle calze ti ricopre, vela la tua pelle calda, morbida. Sento che ti piace, lo sento dal tuo respiro, lo vedo dalle dita nervose e tremanti che ti toccano. In fondo è come quando io non ci sono, come quando godi di me senza di me, come quando immagini le mie mani su di te, dentro di te. Ma questa sera io sono quì, di fronte a te, estasiato dal tuo piacere, sofferente per non poterti toccare, per non volerti assaggiare. Allarghi le gambe, offri al mio sguardo il tuo fiore gonfio di desiderio, pieno ormai di piacere. E le tue dita spingono il velo dei collant, ne escono piene di umori luccicanti, di dolci lacrime di piacere. Con una mano ti tormenti i seni, l'altra ormai si è infilata tra le calze, è scivolata piano dentro di te, le tue gambe ormai sollevate a riceverti. Sento il profumo del tuo godere, sento il respiro affannato del tuo desideri, vedo le tue labbra umide gonfie di voglia.
Il sesso mi esplode chiuso nei pantaloni, lo sento pulsare, spingere. Sento il desiderio di te percorrere il mio corpo, i pugni chiusi aggrappati alla poltrona, mentre le tue mani ti penetrano sempre più violente, sempre più avide. Vedo i tuoi muscoli tesi, le mani piene di voglia, fradice del tuo desiderio.

Stiamo per godere insieme, così vicini, così intimi anche senza sfiorarci... mi sento dentro te, sento il tuo profumo, la tua pelle calda, sento il tuo respiro, un dolce rantolo di piacere. Fa caldo in questa stanza, i miei occhi si riempiono del tuo sesso così osceno, così sfacciato.. così offerto al mio sguardo avido. Ti vedo tremare, violenta, le mani stringere le lenzuola come per non cadere in questo meraviglioso baratro di piacere e anch'io esplodo in un'intenso, silenzioso urlo di piacere.
E' stato violento come non mai, mi sento stanco, finalmente svuotato e vedo il tuo volto assopito, sfinito, abbandonato sul letto da tanto intenso piacere.

E le tue labbra disegnano un sorriso lieve... sei bella, mi piace guardare il tuo viso dopo aver fatto l'amore con te.....

Forse ti amo.