martedì 21 aprile 2009

Livia, ti prego stedi le tue calze in casa......



Ti prego Livia, stendi le tue calze in casa, ogni mattina quando entro in ufficio alzo lo sguardo verso il tuo balcone e loro sono li.... ammiccanti, invitanti, provocanti. Ti prego non torturarmi così, non posso iniziare ogni giornata eccitato con il pensiero fisso di te che indossi quelle magnifiche calze fresche di bucato, fresche dell'aria del mattino.... non puoi torturarmi così. Ti ho vista con quella vestaglia Avorio uscire sul balcone, respirare l'aria fresca del mattino, guardarti intorno e poi raccogliere tra le tue mani quei veli setosi, morbidi. Chiudo gli occhi e mi immagino dietro di te, su quel balcone, con addosso un elegante pigiama blu scuro. Ti abbaraccio da dietro, appoggio il mio sesso eccitato al tuo sedere morbido, sento la seta fresca sulla mia pelle, ti abbraccio mentre ti sporgi per raccogliere le calze. Ci stacchiamo, rientriamo in casa, il profumo del caffè mi riempie i polmoni. Chiudi la porta, ti volti verso di me e con in mano ancora le calze appena raccolte, slacci la cintura che ti stringe la vita, apri la vestaglia di seta, offrendo al mio sguardo il tuo corpo. Completamente nudo, morbido, pallido, bellissimo. Il tuo seno ampio e materno che mi guarda, la tua pancia morbida, il tuo sesso appena appena ricamato da radi peli biondi, le tue gambe lisce, perfette. Mi avvicino a te, tocco timidamente la tua pelle, faccio scivolare le mie mani lungo i tuoi fianchi, ti abbraccio. Siamo in piedi, abbracciati, la tua lingua ricama dolci trame di saliva sul mio orecchio, poi scende giù, lungo il collo, sulla guancia, fino a tuffarsi avidamente nella mia bocca. Il mio sesso libero dentro i pantaloni di seta blu, spinge su di te, ti chiama, ti vuole...... Rimaniamo abbracciati dolcemente per qualche minuto, la tua pelle fresca di doccia e profumata mi stordisce.
Sento le tue mani scendere, intrufolarsi, nei calzoni del pigiama, sento il batuffolo dei collant che avevi in mano accarezzarmi la pelle, sento le tue mani stringersi attorno al mio sesso, accarezzarlo dolcemente, sento il leggero su e giù della tua mano. Ti stringo forte, vorrei stare quì cosi per sempre...ma devi uscire. Ti allontani un po, mi guardi..... "aiutami a metterli... devo andare, ma prima prendiamone un paio pulito nel cassetto in camera...."

3 commenti:

Anonimo ha detto...

dai Livia lasciale li ste calze che vengo pure io a vederle...

hose64 ha detto...

mi piacerebbe dare un'occhiata al TUO di balcone ehehehehh.......

Anonimo ha detto...

il cassetto rende meglio credimi.. saranno circa 120 paia contate male..
b giornata..