martedì 24 marzo 2009
Firenze, Santa Maria Novella
Sono riuscito a salire per un pelo sull'Intercity delle 19,30 per Milano, qualche secondo più tardi e sarei rimasto a Firenze ancora una notte. Il treno partiva e io ero ancora in corridoio trafelato a cercare il mio posto. Lo scompartimento di prima classe era praticamente vuoto e con piacere ho trovato il mio posto libero e senza altri passeggeri vicino. Sarà sicuramente un viaggio comodo ho pensato, incominciando a tirare fuori dalla borsa il mio Mac, sul quale avevo scaricato un paio di film in attesa di poterli vedere in occasioni come queste. Stiracchiate le gambe sotto il tavolino, e infilate le cuffie, mi apprestavo a godermi in santa pace il film quando con un rumore leggero di passi e valigie trascinate si presenta al mio fianco una ragazza, si ferma, sistema in alto la valigia e si viene a sedere proprio di fronte a me, facendomi spostare le gambe che ormai erano già distese ad occupare anche lo spazio sotto il sedile di fronte.
Ma porcaputtana, con tutto lo spazio libero proprio quì si doveva mettere la stronza!... Ero infastidito dalla tipa che aveva deciso di rovinarmi il viaggio costringendomi a rialzarmi dalla posizione che avevo assunto. Ero talmente incazzato che mi sono rifiutato di guardarla, e mi sono immerso nella visione del film senza alzare il naso dal monitor. La tipa mi sembrava abbastanza invadente, mi aveva urtato più volte con le scarpe sotto al tavolino e anche adesso che eravamo in viaggio già da un po' continuava a muoverle costringendomi a spostarmi continuamente. In un attimo di pausa del film ho abbassato gli occhi per vedere meglio l'origine di tanto fastidio. Erano un paio di graziosi piedini ricoperti da calze velate racchiusi dentro delle eleganti decoltè nere. Non so se l'ha fatto apposta, ma mentre ammiravo di nascosto le sue estremità velate, con un piede mi urta nuovamente la gamba, mentre con l'altro, con malizia degna di un'esperta, lo sfila dalla scarpa e muove delicatamente le dita dei piedi. A questo punto mi concentro sui suoi piedi, credendo di essere nascosto dal mio portatile li osservo meglio, dal velo scuro e leggero delle sue calze appaiono delle unghie chiare, curate e delle dita piccole ed affusolate, incurante di chi mi sta di fronte ammiro con attenzione le dita dei piedi che dolcemente danzano racchiuse da quel magico velo. E incomincio a volare con la fantasia, immagino di baciarli dolcemente, di giocare con la lingua passandola tra le dita velate, immagino di accarezzare quei piedi magicamente comparsi sotto un tavolino dell'intercity per Milano. Adesso si sfila anche l'altra scarpa e i due piedi velati si accarezzano in una danza sensuale. Continuo a guardarle i piedi ed il mio sesso incomincia a farsi sentire da dentro i pantaloni, cercando di non farmi vedere cerco di sistemarlo un po' e noto che è già bello duro..... Nel muovere i suoi dolci piedi velati, ogni tanto mi sfiora, ma credo sia un fatto del tutto involontario, con lo sguardo arrivo fino ale ginocchia, dove il collant teso diventa di un nero più chiaro. Ormai eccitato alzo lo sguardo per continuare a vedere il film ma dal bordo del monitor sbucano due occhi chiari e sopratutto sorridenti...mi fissa, io imbarazzato, penso che abbia visto il mio tentativo di spiarla. Ma continua a sorridermi, e io li, tra l'inebetito e l'incazzato che continuo a guardarla...Adesso sento il suo piede che urta nuovamente contro la mia gamba, e sale su..... non può essere un caso.... ci stà provando veramente... e i suoi occhi li, fissi con il loro sorriso piantato nel mio: Il mio imbarazzo aumenta, sento il suo piede che sale , lentamente, poi scende un po' per poi risalire, la vedo di fronte che si abbassa sulla poltroncina, per meglio percorrere la mia gamba con quel suo piede velato, si abbassa ancora un po' mentre i suoi piedi hanno raggiunto delicatamente il mio sesso ancora prigioniero nei pantaloni. Le mie mani appoggiate sul sedile non sanno cosa fare, mentre i suoi piedi delicatamente mi massaggiano il cazzo. Mi guardo intorno, non c'è nessuno, sono imbarazzato ed eccitato da tanta fortuna. Finalmente mi sveglio e le mie mani corrono ad accarezzare quei magici piedi che tanto piacere mi stanno dando... dal basso sale un profumo misto di nylon, pelle e cuoio, le mie mani ora accarezzano dolcemente quei misteriosi piedi velati da un sottile velo morbido, trasparente.. le mie dita si intrufolano fra le sue, le mani si muovono frenetiche tra quei piedi lisci e setosi, stringo le caviglie, risalgo lungo il polpaccio...ma non riesco a salire di più... Alzo lo sguardo la vedo laggiù, con il viso che sparisce sotto al tavolino, gli occhi chiusi a godere del mio massaggio, è distesa sotto il tavolino, con le gambe appoggiate alle mie ed i piedi che freneticamente mi massaggiano il sesso... non ce la faccio più, il cazzo mi scoppia, teso dentro i pantaloni, con una mano mi stacco dal suo piedino, slaccio con fatica i bottoni, infilo la mano nella patta e con non poca difficoltà riesco a tirare fuori il cazzo dai pantaloni, dritto, durissimo, con la cappella lucida e tesa...Lei se ne accorge, appoggia delicatamente i suoi piedi al mio sesso e comincia ad accarezzarlo dolcemente. Sento il velo delle sue calze accarezzare delicatamente il mio sesso, chiudo gli occhi per gustare questa sega, sensuale, intensa, fatta con due meravigliosi piedi velati. Con le mani le stringo i piedi attorno al mio cazzo, li guido lentamente in questa scomoda e meravigliosa sega... Inarco leggermente la schiena, ad offrire il mio sesso ai suoi piedi, che lentamente vanno su e giù lungo l'asta tesa... li guido con magica lentezza, sento la seta delle calze strusciare lungo il mio sesso in un sensualissimo abbraccio, gli occhi ancora chiusi, sento il suo respiro farsi più affannato a seguire il ritmo del movimento attorno al mio cazzo. Il mondo è fuori dal treno, lo sferragliare dei binari dà il ritmo ai suoi piedi che sempre più velocemente mi stanno accompagnando ad un dolce orgasmo. Con le mani aumento il ritmo, sento il mio sesso indurirsi sempre più, un brivido sale lungo la schiena, stringo i denti, sento il mio seme che risale lungo l'asta, rallento, mi fermo, le blocco i piedi.....rimaniamo per qualche secondo immobili, sto per scoppiare ma resisto...resisto, è una tortura, riesco a calmarmi, i sobbalzi del treno le fanno tremare i piedi ancora appoggiati al mio cazzo. Improvvisamente le stringo forte i piedi attorno al mio sesso, inizio a muoverli su e giù lungo l'asta velocemente,... sempre più velocemente, ora non resisto più, sento il brivido tornare, le palle tendersi, lo sperma risale lungo l'asta fino a scoppiare in un caldo e denso fiotto biancastro che dolcemente si appoggia ai suoi piedi, rallento fino quasi a fermarmi, le stringo ancora i piedi attorno al cazzo, ormai esausto, svuotato. Mi lascio andare sul sedile, felice, inebriato da questo orgasmo così intenso, così forte, sento i suoi piedi scivolare via da me, lentamente ritornano a terra, si abbassano con quelle dense macchie bianche a sparire nelle scarpe.
Avrei voluto leccarli quei magici piedini, per assaporare fino in fondo quel misto di sperma e collant che tanto mi fa impazzire. Ora esausto e felice con il sorriso di chi ha vissuto un'esperienza incredibile accarezzo le ginocchia velate di questa misteriosa donna.
Il treno rallenta bruscamente ci fa sobbalzare..., lei si alza di scatto, in un attimo si è infilata le scarpe, il giubbotto. Prende dall'alto la valigia, facendomi vedere per l'ultima volta quei bellissimi collant neri che le spariscono sotto la gonna. Vorrei accarezzarli ancora, salire con le mani fino al suo sesso per restituirle quegli attimi di piacere che ha saputo regalarmi. Ma lei è già sparita, lungo il corridoio la vedo scendere e con un dolce dondolio del culo si allontana lungo il marciapiede della stazione di Bologna. Con uno strattone il treno riparte, lo schermo davanti a me è nero, ormai... chissà com'è andato a finire il film.....
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2 commenti:
ma cazzo... non ci posso credere! torna tra noi.... ci manchi. A proposito, bellissima la storia, mi sono eccitato un casino, grazie!
Grazie mille Paolo, purtroppo non posso passare le giornate a creare profili...anche se mi dispiace molto perdere i contatti e sopratutto le piacevoli chiacchierate con voi..... vediamo se riesco ad organizzare qualcosa, in FB avevo trovato una forte comunità di amanti dei collant...Vorrà dire che avrò più tempo da dedicare ai racconti... ;-)
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