venerdì 17 luglio 2009

Dietro te..




Ho incrociato il tuo sorriso sotto i portici, quando ci siamo sfiorati tra la folla, ma io ti avevo già vista prima, da lontano... avevo visto le tue lunghe gambe velate da quel collant Moka, sarà stato un 40/50 den. avevo notato il marrone setoso e opaco che ricopriva le tue gambe come un caldo abbraccio, quei riflessi lucidi che corrono lungo le tue gambe. Le scarpe scamosciate con un piccolo tacco che si avvicinavano verso di me in un dolce ticchettio, la gonna che svolazzava ancora un po' leggera per questa fine di febbraio, il giubbotto strizzato in vita che dava ai tuoi fianchi una silhouette deliziosa. Ma mentre avanzavi verso di me, il mio sguardo era incollato alle tue gambe, belle, setose, velate. Mi hai superato, mi è sembrato un sorriso quello che avevi quando sei passata oltre, un attimo e decido di seguirti, da lontano con discrezione..... Da dietro sei ancora più sensuale, posso ammirarti indisturbato, le tue caviglie sottili, le calze che salgono su, lungo le gambe per poi sparire sotto quel sottile velo di seta a fiori che cinge i tuoi fianchi. E mentre insieme percorriamo tutti i portici, la mia mente vola immaginando cose impossibili da realizzare. Immagino le mie mani che delicatamente salgono su, lungo le gambe, i polpastrelli che sentono il morbido calore delle tue calze, immagino di arrivare li, vicino al tuo fiore e sentire il calore del tuo sesso riempirmi le mani piene di desiderio. Mentre la mente viaggia tu raggiungi la fermata, ti fermi, in piedi sulla pensilina ad attendere chissà quale autobus. Io sempre dietro discreto posso ammirare con calma la tua setosa bellezza, le calze nuove sensuali compatte, non un filo tirato, non un'imperfezione, vorrei inginocchiarmi ai tuoi piedi e lentamente leccarti i collant così perfetti, così eccitanti per me. Mentre la mia fantasia galoppa e giù in basso nei miei pantaloni qualcosa si muove, ti vedo alzarti in punta di piedi, i tuoi polpacci si tendono e una lama di luce colpisce le tue gambe dando alle calze dei riflessi intensi e bellissimi. E' arrivato il 36, attendi che apra le porte e poi ti avvicini.. io empre dietro assisto a uno degli spettacoli più belli del mondo, lo vivo come al rallentatore.... Alzi lentamente la gamba, la stacchi da terra, mentre la luce sparisce e dona alla calza un nuovo tono di marrone, sali sul gradino poi alzi l'altra gamba e a quel punto un tuffo al cuore aumenta in me l'eccitazione. Un colpo di vento leggero, alza e fà svolazzare la tua gonna, lasciandomi intravedere per un attimo magico e intenso il bordo scuro dei tuoi collant, forse, mi pare anche di aver visto il lucido delle tue mutandine, scure suppongo. Ti seguo inebetito, ormai stremato ed eccitato da quelle magiche visioni, avanzi tra la gente, e ti vai a sedere su di una seggiola libera proprio di fronte a me. Le tue gambe unite velate di scuro, le tue ginocchia tonde dove il marrone si fà più chiaro per la tensione del tessuto mi fanno impazzire... Sei li, ferma in attesa che l'autobus faccia il suo percorso mentre io un po' defilato cerco con gli occhi di andare oltre, ti accarezzo le ginocchia e con lo sguardo mi infilo nel buio delle tue cosce, in fondo, laggiù, unfiore caldo e umido mi stà aspettando. Sei quasi arrivata, lo vedo da come alzi il viso per vedere se quella è la tua fermata, e io attento a cogliere ogni minimo movimento delle tue bellissime gambe. Ed eccolo lì, quasi impercettibile, ma non ai miei occhi... apri leggermente le gambe, facendomi assaporare un po' dell'interno delle tue cosce velate, appoggi le mani al seggiolino, ti alzi e ti avvicini alla porta, l'autobus si ferma, apre le porte e il tuo dolce piedino si protende sul gradino. La luce del giorno colpisce di nuovo la tua gamba, dando al magico velo nuovi riflessi. Continuo a seguirti da dietro, distante, prudente, ti vedo camminare lungo la strada, la tua gonna leggera che danza accarezzandoti lievemente le gambe. Vorrei essere questo refolo di vento fresco che dolcemente ti accarezza le gambe, che sale, che ti prende accarezzandoti da dietro, che fruga bramoso sulla tua pancia piatta, ricoperta dal velo setoso delle calze, con le dita ti accarezzerei la leggera increspatura della cucitura, con le mani accarezzerei il tondo del tuo sedere, sodo, per poi ridiscendere tre le tue cosce calde li, dove si concentra la tua passione. Mi porto la mano al viso come per assaporare il profumo di te, dei tuoi collant profumati di nylon e di pelle fresca.
Aumenti il passo, alzi la mano e saluti.... lui si avvicina e ti abbraccia.... e in questo gesto mi regali l'ultima emozione... alzi il piede da terra facendomi scorgere per l'ultima volta il magico colore dei tuoi collant sulla pelle delle tue gambe.
E ora sono qui, con le dita sui tasti a scrivere di te, mentre là sotto qualcosa si muove, si riempie di eccitazione al ricordo di quell'incantevole inseguimento.... devo andare in bagno...subito...adesso.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ho visitato il blog, bello e ben fatto, gli argomenti son trattati con splendida delicatezza, mi piace molto, e ora due ricghe per spiegarti cosa mi piace, su facebook nn c'è niente di questo quindi...io in una donna subito guardo gli occhi, e nn perchè son la prima cosa che si vede, ma perchè si vede tutto il mondo dentro, poi, fisicamente, quello che mi piace è il sedere e le gambe, se poi le gambe son coperte da calze mi fanno impazzire, un bel paio di gambe guadagna moltissimo con un paio di collant, e poi songare di far scivolare la mano sulle gambe e sentire l'effetto delle calze, magari salire piano e nn trovare in alto le mutandine...è così bello, accarezzarla da sopra le calze e sentire che anche alla donna piace...bè questo è quel che penso.

Eroticollant ha detto...

Ciao mio amico e autore, le tue parole mi hanno colmato di una sottile voglia di sfiorare, leggero, quelle gambe di fata.