lunedì 20 luglio 2009

In viaggio con Cristina pt.1



Cristina la conosco da parecchi anni, lavora in un'azienda per la quale sono consulente, ci sentiamo spesso al telefono, più raramente ci incontriamo, ma sempre per lavoro. Nelle lunghe e frequenti telefonate, nel tempo siamo passati dalle fredde chiamate "professionali", a dirci delle cose sempre più personali, e ogni tanto non ricordo nemmeno più come, si è anche parlato di sesso, sempre in modo velato e ammiccante, ma piano piano le avances da parte di tutti e due si sono fatte sempre più frequenti. Senza concludere nulla però, nemmeno un invito a cena, perchè a parte il lavoro, gli impegni e la vita non ci hanno permesso di vederci se non negli anonimi uffici dell'azienda dove lavora. Ho scoperto che Cristina è single nonostante non sia più una ragazzina vive ancora con i genitori, questa cosa l'ha resa ancora più interessante ai miei occhi perchè mi sono fatto l'idea che possa avere un certo desiderio di sesso, mi è sembrato di capirlo da come parla dell'argomento e da come mi guarda quando ci incontriamo. Via via che la reciproca confidenza ci scioglieva, c'è pure scappato qualche bacio, casto, ma pieno di voglia e con le mie mani appoggiate ai suoi fianchi che non volevano più staccarsi da lei.
A Maggio ogni anno la sua azienda partecipa ad una fiera in un'altra città e lei come responsabile commerciale vi partecipa mentre io, dovendomi occupare della stand parto qualche giorno prima e rimango per i primi giorni di fiera. Purtroppo non siamo mai riusciti a stare un po' soli insieme, perchè in quei giorni, spesso ci si muove in gruppo con tutti gli altri dipendenti presenti.
Quest'anno però è successo l'imprevisto, a pochi giorni dalla partenza ricevo una chiamata da Cristina che mi chiede se può venire a Firenze con me, perchè ha bisogno di anticipare la sua presenza in fiera, chiedendomi anche se riesco a trovarle un posto in albergo perchè in quello dove prenotano di solito non c'è più posto. Un paio di telefonate e riesco ad organizzare il tutto e le trovo una camera nel mio albergo, ma al piano di sotto.
Ci incontriamo un Martedì mattino molto presto quando una leggera nebbiolina rende ancora fresche e brumose le mattinate di Maggio. Arrivo puntuale sotto casa sua, un discreto squillo di cellulare e la vedo uscire dal portoncino di casa sua trascinando una grande valigia nera. Scendo per aiutarla, carichiamo in auto la valigia e dopo un bacio abbastanza formale saliamo in macchina e inizia il viaggio. Cristina si toglie la giacca, la sistema sul sedile posteriore e si accomoda. Indossa una maglia leggera e morbida che si appoggia dolcemente al suo corpo, riesco a distinguere il suo seno evidenziato dalla cintura di sicurezza che le passa sul davanti. una gonna scozzese aperta sul davanti e trattenuta da una spilla, fa da cornice alle sue gambe velate da un bel paio di collant grigi opachi. Inizia il viaggio e Cristina si dimostra subito molto simpatica e loquace, si muove di continuo e gesticola per ogni cosa che dice. Io sono attento alla strada ma ogni tanto l'occhio mi cade sulle sue gambe meravigliosamente velate dal collant grigio. Nei movimenti ogni tanto la gonna si sposta e si apre leggermente, per me è molto difficile concentrarmi sulla guida e nello stesso tempo ammirare questa dolce visione che Cristina inconsapevolmente mi offre. Dopo qualche chilometro e dopo una sosta con colazione all'autogrill, dove ho potuto ammirare meglio l'abbigliamento di Cristina e il suo dolce ondeggiare mentre cammina, il viaggio continua allegramente con una fantastica compagna al mio fianco: Non la immaginavo così spigliata, e a un certo punto mi chiede: "ti da fastidio se tolgo le scarpe e se tiro su le gambe?" "figurati" le rispondo io...pregustando la dolce visione delle sue gambe aperte sul sedile. E infatti il mio pensiero si avvera.. Cristina sfila delicatamente le scarpe, liberandi i suoi piedini, che delicatamente prende in mano massaggiandoli e tirandoseli su, sul sedile. A quel punto la gonna si ritira ulteriormente offrendomi una visione unica, le sue cosce velate che si spalancano, dolcemente appoggiate al sedile. "scusami" mi dice cercando di allungare la gonna, per coprirsi un po.... "figurati" le rispondo io in un impeto di sfacciataggine "mi piacciono molto i tuoi collant" "davvero?" mi risponde lei.." dovresti sentire come sono morbidi..." a quel punto non resisto più, o la va o la spacca... "sentiamo" e le appoggio delicatamente la mano sulla caviglia. Sono effettivamente molto morbidi, la mia mano leggera le accarezza timidamente la gamba, e lei non dice niente.....
Io continuo, il mio sesso ormai duro, pulsa dentro i pantaloni, la mia mano percorre delicatamente la sua gamba, le accarezzo il piede facendo scorrere sotto le dita il velo del collant. Cristina si muove, si distende leggermente quasi per offrirmi meglio le sue gambe al mio massaggio. "mmm che mano delicata... chissà come saranno contente le tue spasimanti.." butta lì Cristina socchiudendo gli occhi e mordicchiandosi le labbra. "Se vuoi, ti faccio provare.." . "Dai" è la sua semplice, secca risposta... a quel punto il mio massaggio si fa più insistente, percorro le sue gambe in un massaggio pieno di eccitazione, mentre devo stare attento alla strada, le guardo le gambe velate di sfuggita alternando lo sguardo alla riga tratteggiata sull'asfalto. La mia mano avida le percorre le gambe, le accarezza le cosce, spingendosi sempre più avanti ad ogni carezza. Io ho il cazzo durissimo, e con difficoltà sto cercando di mantenere una calma sempre più difficile... le mie mani esplorano le sue gambe, lei distesa al mio fianco con gli occhi chiusi, ogni tanto accompagna il mio massaggio con le sue mani sulle mie. Percorro
l'interno delle cosce e salgo su, timido ma deciso, le mie dita giocano con il velo delle sue calze fino a quando raggiungono il suo sesso.
Cristina non porta le mutandine, me ne accorgo da come le mie dita affondano dentro di lei, trattenute dal velo dei collant. Lei mi prende la mano fra le sue, e mi schiaccia le dita sul suo sesso caldo e umido di piacere.
Ha gli ochi chiusi e stà gemendo di piacere.
"Fermati" non resisto più".... e istintivamente tolgo la mano... " Ferma la macchina, ma non la mano stupido!!!!" mi dice.......

continua........

1 commento:

Albe ha detto...

Molto intrigante, sia il racconto che la situazione. Un tocco erotico non da poco l'assenza delle mutandine ;). Spero presto di leggere la seconda parte.