mercoledì 22 luglio 2009

Aria di primavera



Maggio, come ogni mattina percorro in auto il corso diretto verso l'ufficio, ma oggi c'eri tu. Ti ho vista la in fondo, ferma al semaforo proprio di fronte a me, da lontano non capivo bene ma mano a mano che mi avvicinavo la tua immagine appariva sempre più definita e il mio respiro si faceva sempre più affannato. Fino a quando mi sono fermato anch'io a quel semaforo proprio di fronte a te, il rosso del semaforo mi guardava e tu ferma sulla bicicletta lungo la pista ciclabile in attesa che una luce verde ti concedesse di passare. Ma io ho pregato che tutto si fermasse, che il tempo come d'incanto si congelasse per quei meravigliosi secondi nei quali ti ho incrociata. Il piede, leggero, meraviglioso, appoggiato a terra calzava una elegante ballerina nera. La caviglia scura velata da un meraviglioso collant nero, che ricopriva di calde sfumature le tue gambe bellissime. Ma il colpo al cuore l'ho ricevuto quando ho visto l'altra gamba, delicatamente appoggiata al pedale, il ginocchio in avanti con il velo del collant teso e sottolineato dal colore più chiaro. Sono stati attimi intensi, ho seguito il profilo della gamba disegnata dalla sfumatura delle calze, ho visto la coscia velata infilarsi maliziosamente nella gonna, ho visto il buio del tuo sesso laggiù, in fondo, fino a dove i miei occhi sono riusciti a scrutare, fino a dove sono riuscito a immaginare. Avrei voluto essere un leggero venticello, per accarezzare quelle meravigliose gambe, per avvolgermi alle caviglie, risalire fresco lungo le tue gambe così poeticamente esposte all'aria di questa mattina di Maggio. Avrei accarezzato delicatamente le cosce, avrei goduto del soffice velo che ti ricopre le lunghe e affusolate gambe per poi finire li, dove le gambe si incontrano, al centro della tua bellezza, avrei accarezzato il tuo sesso, ti avrei donato un dolce brivido, avrei assaporato il profumo del tuo sesso lavato di fresco misto al profumo dei tuoi collant indossati da poco, avrei.........
Poi uno scatto improvviso, sei partita veloce, ho avuto il tempo per un ultimo sguardo, mi sei passata vicino, la gonna leggera che si alza, la tua mano che maliziosa la blocca e la gamba velata che per un istante, un meraviglioso istante si scopre, il nero della calza che disegna la tua coscia, il bordo della gonna che scivola lungo il velo della calza, il bordo più scuro del corpetto, che sbuca malizioso dall'orlo della gonna.
Un sorriso disegna il mio volto, oggi 5 Maggio ho visto una fata..... e aveva un paio di collant neri.

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